In questo articolo, vogliamo parlarti di una giovane start-up pugliese che offre la propria conoscenza ed i propri servizi su una tematica piuttosto delicata.
Il loro nome è Professional Bettor e per chi non sapesse l’inglese, si occupano di scommesse sportive. L’immaginario collettivo tende a stigmatizzare questo settore ed a scambiarlo per ludopatia o altre cose negative. La loro idea è totalmente opposta e si basa sul principio che qualsiasi cosa può far bene o far male, sta solo alla persona decidere come usarla.
Cosa è professionalbettor.net
Professionalbettor.net nasce nel 2017 da alcuni amici appassionati di calcio, ma anche di informatica. Il pensiero che li accompagnava continuamente era quello di mettere insieme le loro conoscenze tecnologiche e sportive per trovare un modo con cui guadagnare con le scommesse.
Non nascondiamoci dietro ad un dito, chiunque nella propria vita ha tentato di trovare un modo per riuscire in questa grande impresa. La verità è che i bookmaker sono aziende enormi e molto attrezzate, che difficilmente si fanno battere.
Però, studiando ed analizzando, questi ragazzi hanno capito che i bookmaker hanno dei punti deboli e che se arrivano a ‘ghiacciare’ i conti delle persone vincenti è perché esistono delle strategie per fargli male.
Ed è così che nel 2017 hanno aperto il loro blog parlando del loro nuovo approccio alle scommesse, fino a che un paio di anni dopo hanno lanciato Professional Bettor Lab.
La prima piattaforma in Italia in grado di scovare costantemente quote di valore, quelle su cui i bookmaker fanno errori ed offrono un vantaggio matematico agli scommettitori.
Insegnare a scommettere seriamente
La loro mission primaria è sempre stata quella di fare aprire gli occhi alla gente e far comprendere come scommettendo con le schedine si fa esattamente il gioco del bookmaker.
Le quote che offrono al mercato sono il frutto di precisi calcoli matematici che hanno come obiettivo quello di farli arricchire.
Il punto fondamentale è che la quota dovrebbe riflettere la reale probabilità dell’evento stesso, ma quasi sempre non è così, perché il bookmaker applica la sua commissione e la rende svantaggiosa per lo scommettitore.
Nel momento in cui si combinano più quote svantaggiose insieme e si crea la schedina, la probabilità di perdere è altissima.
Ecco perché nel loro video-corso gratuito spiegano esattamente tutti questi passaggi, affinché ogni scommettitore ci pensi bene prima di fare un’altra schedina.
Perché non è gioco d’azzardo?
L’altro loro importante obiettivo è quello di far crollare la convinzione che scommesse sportive e gioco d’azzardo siano la stessa cosa.
Questa profonda convinzione deriva dal fatto che il 97% degli scommettitori risulta perdente nel lungo periodo e purtroppo c’è anche chi cade nella ludopatia. Ma questo non deriva dalle scommesse, ma dall’approccio che queste persone hanno alle scommesse.
Il punto è che se una persona capisce bene il funzionamento delle quote e di tutto ciò che gira intorno alle scommesse, non avrà più il minimo desiderio di fare una schedina.
La vera differenza sta nell’approcciare alle scommesse come ad un lavoro serio, una vera e propria forma di investimento.
Nel momento in cui avviene questo cambiamento nella mente dello scommettitore, il gioco d’azzardo non ha alcuna ragione di essere nemmeno nominato.
E’ come se si accusasse un broker di borsa di fare gioco d’azzardo. Ci sono società di investimenti che fanno la stessa cosa di uno scommettitore professionista. L’unica differenza è che loro magari investono sulla materie prime, sulle valute, ecc. Mentre uno scommettitore professionista lo fa sullo sport.
Che risultati sono stati ottenuti
Il loro più grande orgoglio è dato dalle tante email di ringraziamenti che ricevono ogni giorno. Gente che fino a qualche mese prima faceva solo schedine, perdeva soldi ed era insoddisfatta, che improvvisamente si è ritrovata a guadagnare anche centinaia di euro con le quote di valore.
Questi ringraziamenti derivano dal fatto che da quando hanno lanciato la loro piattaforma ad oggi, hanno permesso di generare ai propri utenti diverse decine di migliaia di euro.
Insomma, la loro più grande sfida era e rimane quella di convincere gli scettici.