Una delle domande che mi viene posta più frequentemente è la seguente: “Avvocato ma secondo lei è giusta la percentuale d’invalidità che mi hanno riconosciuto?”. Proverò a rispondervi in questo articolo.
Per chi non lo sapesse, la percentuale di invalidità è il punteggio attribuito dalla Commissione medica, durante la visita che viene fissata a seguito della domanda di invalidità. Essa definisce un soggetto invalido più o meno grave ed in base alla percentuale che viene stabilita si può avere diritto ad agevolazioni oppure a prestazioni economiche, ma lo vedremo successivamente.
Per essere riconosciuti invalidi, innanzitutto, bisogna consultare il proprio medico curante che dovrà produrre il certificato medico da portare al patronato che si interesserà di inoltrare la domanda all’INPS entro 90 giorni. Infine, verrà fissata la visita con la commissione medica a seguito della quale, come precedentemente anticipato, stabilirà la percentuale di invalidità.
Ma in base a cosa la Commissione stabilisce la percentuale?
La percentuale di invalidità viene calcolata secondo le tabelle ministeriali nel caso in cui sono presenti patologie concorrenti che interessano lo stesso organo o apparato, oppure secondo la formula di Balthazar “IT = (IP1+IP2) – (IP1 x IP2)” se vi sono patologie coesistenti, calcolando le percentuali relative a ciascuna invalidità, sommandole e poi sottraendo il prodotto delle percentuali.
https://www.youtube.com/watch?v=4mozHWv7rcE
Le percentuali vengono poi suddivise in fasce in base alle agevolazioni previste:
- Fino al 33% il soggetto viene riconosciuto NON INVALIDO con riduzione delle capacità lavorative inferiore ad 1/3;
- Dal 34% si possono ottenere ausili e protesi gratuitamente;
- Dal 46% oltre alle precedenti, è possibile iscriversi alle categorie protette per il collocamento mirato;
- Dal 50% oltre alle precedenti, si ha diritto al congedo straordinario per cure per un massimo di 30 giorni;
- Dal 66% oltre alle precedenti, si ha diritto all’esenzione ticket;
- Dal 74% oltre alle precedenti, si può ottenere l’assegno mensile;
- 100% oltre alle precedenti, si può ottenere la pensione di invalidità e se sussistono i presupposti si ha diritto anche all’accompagnamento.
I benefici decorrono dal primo giorno del mese successivo dalla data di presentazione della domanda.
Cosa fare nel caso in cui la percentuale assegnata non è appropriata?
E qui arriviamo a noi. Innanzitutto per poter stabilire se la percentuale riconosciuta è congruente rispetto alle patologie di un soggetto, abbiamo bisogno di verificare il verbale di invalidità redatto dalla Commissione ed anche dei referti medici, che però, devono provenire da strutture pubbliche o convenzionato, in quanto hanno molta più validità rispetto a quelli provenienti da medici specialisti privati a cui si presta meno attenzione. Una volta fatto ciò, ritendendo che ci siano i presupposti, si piò procedere alla presentazione del ricorso entro il termine massimo di 6 mesi da quando si è ricevuto il verbale.
Se vuoi saperne di più si consiglia di visitare il sito https://www.risarcimentierimborsi.it/