Chiesa dedicata al culto di San Nicola di Mira con le spoglie custodite a Bari
La chiesa rupestre dedicata alla Madonna delle Virtù fu realizzata intorno all’anno mille assieme all’annesso monastero che doveva ospitare il primo insediamento delle penitenti agostiniane provenienti da Accon.
Costituisce un esempio di architettura “in negativo” essendo stata interamente ricavata scavando all’interno della roccia calcarea, elemento questo raramente associato alle funzioni monasteriali.
Attualmente la chiesa si presenta con un impianto a tre navate separate da colonne, al fondo di ognuna di esse si apre un’abside sulla cui volta a cupola è incisa una croce. Il soffitto è a schiena d’asino decorato da arcate a bassorilievo.
L’abside della navata centrale è abbellita da un complesso pittorico settecentesco di notevole valore artistico, ma in cattive condizioni di conservazione, che raffigura la Crocifissione con Madonna e San Giovanni. Un’altra Crocifissione, di fattura tre-quattrocentesca e di ispirazione tardogotica, è presente sulle pareti della sezione iniziale della navata di destra.
Pianta della chiesa, affreschie immagini

La più invasiva modifica strutturale fu attuata nel 1934 in seguito alla realizzazione della rete viaria dei Sassi, che determinò il rimaneggiamento di una navata laterale, lo spostamento dell’accesso e l’eliminazione del collegamento interno con il sovrastante complesso di San Nicola dei Greci.
La più invasiva modifica strutturale fu attuata nel 1934 in seguito alla realizzazione della rete viaria dei Sassi, che determinò il rimaneggiamento di una navata laterale, lo spostamento dell’accesso e l’eliminazione del collegamento interno con il sovrastante complesso di San Nicola dei Greci.
La realizzazione duecentesca della Madonna con Bambino che si presenta, purtroppo, in uno stato di conservazione che non permette di coglierne i particolari. A destra dell’ingresso vi sono altri due affreschi di fattura più recente che raffigurano San Pietro e Sant’Antonio.
Sia la chiesa che l’area sovrastante sono state utilizzate come luoghi di sepoltura durante il periodo medievale.
Da qualche decennio entrambi questi siti, dopo un accurato intervento di restauro promosso dal circolo culturale ‘La Scaletta’ nel 1967, vengono utilizzati come spazi espositivi per prestigiose mostre temporanee di scultura contemporanea.