Il 13 dicembre è la festa di Santa Lucia.
Il grano cotto viene preparato in svariati modi seguendo la tradizione dei luoghi. Il mio ricordo è legato alla “pignata” piena di grano e miele lasciata cuocere lentamente nel camino e dove al mattino seguente sul grano cotto si notava una piccola impronta di piede che mia madre imprimeva di nascosto con le dita della mano. Lo scoprii per caso una mattina che mi svegliai al suo rumore, sbirciai e vidi che poggiava due dita sul grano ma non lo dissi mai a nessuno. Ero felice, sentendomi complice del suo segreto, di credere a quello che mamma raccontava, che dal camino scendeva Santa Lucia, poggiava i suoi piccoli piedi sul grano nella “pignata” diventando simbolo di buon augurio e portatore di ricchezza nella casa e felicità negli uomini, quindi andava mangiato a colazione.
Questa ricetta può considerarsi una ricetta vegana o vegetariana ante-litteram, nel passato non c’erano mode o stili di vita era tutto più semplice ma di certo avevano uno spiccato senso della cultura del cibo nostrano
Ingredienti per 6-8 persone:
600-800 gr di vari legume e cereali come ceci, cicerchie. farro, fagioli, fave, grano, mais, piselli
1 testa di aglio
1 sedano+olio di frantoio
sale
Preparazione:
Mettete a bagno legumi e cereali,
Tre giorni prima della preparazione della cuccia mettete in acqua il frumento cambiae i legumi cambiando l’acqua ogni giorno. Al termine della macerazione scolate i cereali e i legumi, e metteteli in due tegami separati ricoprendolo d’acqua e aggiungendo un pizzico di sale (è possibile anche utilizzare il grano per pastiera già pronto). per almeno 4 o 5 ore a fuoco lento e non completamente, in acqua salata, quindi scolateli, e uniteli in un unico tegame legumi e cereali, e completate la cottura con aggiunta di Aglio, sedano e olio.
Volendo, si potrebbe servire il tutto con fettine di pane fritto e abbrustolite,
A rigore non era un primo piatto, ne una vera e propria pietanza. Si preparava in occasione non solo a Santa Lucia ma cnhe altre festività quale il Natale, San Giuseppe, Santa Annunziata,San Michele Arcangelo. Le preparavono le famiglie che abitavano ne rionigravitanti attorno alle chiese dove avvenivano i festeggiamenti e si offriva ad amici e parenti in visita.
Si riteneva che mangiarlo preservasse dal fastidio dei moscerini.
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