Santa Maria di Leuca si trova all’estremità della Puglia, proprio dove il Mar Ionio e Mar Adriatico si incontrano.
Molte sono le leggende e la storia che rende unica questa frazione di Castrignano del Capo.
Il simbolo di Santa Maria di Leuca
Come molti pensando, il simbolo di Santa Maria di Leuca è il suo Faro che dal 1866 risulta essere il punto di riferimento per tutti coloro che incrociano non distante mare. Infatti, nelle giornate più terse, è possibile anche scorgere le coste calabresi, quelli albanesi e persino l’isola di Corfù.
. Proprio per questo motivo, i Romani chiamavano questo posto come Finibus Terrae. Ed è anche con questo nome che le santuario di Santa Maria di Leuca viene identificato. Quest’ultimo si trova a strapiombo sul mare ed ha una struttura molto bianca e semplice su cui domina l’imponente Croce un simbolo costruito in memoria del passaggio dell’apostolo Pietro in quel luogo.
Proprio dal santuario, inizia una cascata monumentale che arriva fino al porto sottostante. Questa risulta essere la parte finale dell’Acquedotto pugliese ed è affiancata da due scalinate entrambe con una colonna romana al termine..
La costa di Santa Maria di Leuca
Molto famosa è anche la posta di Santa Maria di Leuca su cui la cittadina sorge. Questa si presenta frastagliata e rocciosa, ricca di cavità naturali in cui vi sono anche alcune testimonianze che risalgono al Paleolitico e che, nella maggior parte dei casi, possono essere raggiunti solo via mare.
Una delle più famose è la Grotta del Diavolo, un posto molto suggestionabile in cui sono presenti laghi naturali che mettono i brividi. Poi è doveroso ricordare la Porcinara, un luogo antico di culto prima di stampo messapico e in seguito di stampo latino. La Grotta delle Tre Porte oltre ad essere una grotta con tre entrate, è molto famosa anche perché al suo interno è stato ritrovato il dente di un bambino che potrebbe risalire all’epoca neandertaliana.
Infine troviamo la grotta dei Giganti, un luogo a cui è legata La leggenda secondo la quale questa grotta sarebbe la tomba in cui si trovano i giganti uccisi da dA Ercole. Infatti, AL suo interno, sono stati trovati dei resti ossei appartenuti pachidermi preistorici.