Nel comune di Manduria troviamo la frazione di Torre Colimena. Questa, situata sull’alto litorale ionico della Puglia, appartiene a una delle aree protette della Salina dei Monaci. Questa Torre risulta essere una parte del sistema difensivo della città.
La nascita della torre
Si tratta di una costruzione voluta dall’imperatore Carlo V, a seguito dell’invasione dei Turchi a Otranto nel 1480. L’unico episodio degno di importanza che riguarda la Torre Colimena è quello del 1547 in cui 400 predoni turchi sbarcarono sulle coste per irrompere nel paese.
Il significato del nome
Ancora oggi non si ha una spiegazione chiara sulla scelta del nome. Sembra però che l’etimologia derivi dalla lingua greca e che risalga dunque al periodo della Magna Grecia.
Lo sviluppo di Torre Colimena
Negli anni passati, Torre Colimena era considerata come ricovero per pescatori. Solo a partire dal 1960, il posto ha visto un grande sviluppo urbanistico, diventando uno dei paesi più belli e in grado di attirare numerosi turisti.
Cosa vedere a Torre Colimena
Molti sono i luoghi che possono essere visitati a Torre Colimena. Uno di questi è la Riserva Regionale Orientata Salina e Dune di Torre Colimena. Si tratta di un sito costiero formato da una Salina in disuso è da una spiaggia incontaminata. La Salina offre numerosi ruderi su cui la natura ha avuto il sopravvento, diventando così l’habitat perfetto per molti pesci acquatici come gli aironi o fenicotteri rosa. Anche la flora è molto caratteristica in questa zona. Qui troviamo piante come: il cisto dai fiori di sera stropicciata, il mirto, l’asfodelo Mediterraneo insieme a numerosi fiori variopinti.
Il birdwatching
La Salina quindi è un posto meraviglioso in cui fare lunghe passeggiate e ammirare la bellezza dei volatili della zona. Negli anni 2000 il comune di Manduria insieme a quello della Puglia hanno eseguito diversi interventi per tutelare il territorio con lo scopo finale di inserire la Salina come area protetta nel 2010.
La costruzione del depuratore
Un nuovo progetto vede la costruzione di uno scarico a mare delle acque reflue proprio in questa zona. È un progetto realizzato dall’Acquedotto Pugliese S.P.A. che prevede un bacino di utenza di circa 90 mila abitanti. Purtroppo si tratterebbe di un progetto che potrebbe causare la distruzione dell’ecosistema causando un impoverimento del mare, un divieto di balneazione insieme alla distruzione di un habitat per vegetali e animali. Infine si potrebbe anche venir meno ad un flusso di turisti attratti proprio dalla bellezza naturale della Salina.