Quando la tecnologia avanza a passo spedito, è molto difficile stare dietro alle mode, soprattutto in campo di telefonia mobile. Quanti modelli hai potuto vedere durante gli anni, da quando è nato il primo vero cellulare ad oggi? Per chi è più giovane, ricordarsi tutti i modelli è chiaramente impossibile, ma siamo sicuri che possiamo sbloccarvi qualche ricordo racchiuso nei cassettini della memoria.
Ricordarseli tutti è davvero difficile. Noi qui ti proponiamo una breve rassegna dei modelli che hanno segnato alcune tappe importanti!
Gli albori
Come potete vedere sui siti specializzati nella comparazione delle tariffe, come chetariffa.it, le offerte per la telefonia mobile dimostrano come i gestori cerchino di soddisfare tutti i potenziali clienti. Ma nel corso del tempo, tutti questi clienti a chi si sono affidati? Iniziamo subito con i capostipiti: Motorola DynaTAC (1984), Motorola MicroTAC (1989). I “nonni” degli attuali telefoni cellulari sono proprio loro. L’importante casa Motorola è stata la prima a lanciare sul mercato i primi modelli che hanno fatto la storia e, sebbene non fossero esattamente l’emblema della comodità, erano sicuramente i primi modelli a distinguersi dalla linea fissa. Grossi, spaziosi, poco pratici ed esteticamente non appaganti – per questo dovremo aspettare ancora un bel po’ – hanno dato il via ad uno dei settori più redditizi del momento.
Fine anni ’90 – primi ‘00
Nokia 5110 (1998), Nokia 7110 (1999), Nokia 3310 (2000). Una triade indimenticabile. Partiamo dall’accensione: nome del brand e due mani in movimento, una più grande dell’altra, l’una che si sposta verso l’altra con gli indici che si toccano quasi a ricreare il celebre dipinto di Michelangelo. E come scordarsi il primo gioco che ha investito il mondo con le sue semplicissime regole: Snake, il serpente che seguiva le indicazioni che il giocatore decideva di dargli tramite le frecce sul tastierino. Sullo schermo verdino, il serpente cresceva e cresceva fino a toccare la testa con la punta della coda, costringendo il giocatore a ricominciare da capo. Poche e semplici regole, ma quanto tempo passato a divertirsi! Dal design estremamente lineare e tasti molto piccoli, cominciamo ad intravedere una volontà di avvicinarsi all’estetica, con la possibilità per alcuni modelli di cambiare cover, mantenendo una caratteristica solidità che è passata alla storia e che vive ancora oggi attraverso i meme che si trovano in rete.
Lo stile… non va a pile
Metà primi anni 2000. Motorola mette in commercio uno dei telefoni esteticamente più belli ed eleganti della storia, il modello Motorola RazrV3 (2004). Quando tutti i competitors preferiscono evolvere le caratteristiche tecniche, Motorola si lancia su un design decisamente accattivante, con un cellulare a conchiglia totalmente al passo con i tempi: schermo a colori, possibilità di andare su internet – che ormai offrivano in tanti – e status quo. Sì perché anche se era possibile andare su internet, il timore era di premere per sbaglio sull’icona del “globo” e pagare profumatamente per la connessione, così ancora in pochi si buttavano. Tutti, invece, volevano quel cellulare che ammiccava alla modernità grazie alle sue linee eleganti.
Apple, nient’altro da aggiungere
C’è stato un periodo in cui, dal momento dell’uscita dei primi cellulari Apple, il mercato è rimasto spiazzato. Per molto tempo il brand con la mela ha surclassato ogni competitor, proponendo un connubio di eleganza e tecnologia avanzatissima che ha stravolto il mondo della telefonia mobile sperimentato fino a quel momento. Design inconfondibile, linee nette, fredde, vetro e touch screen molto sensibile e reattivo, caratteristica che fino a quel momento era stata sottovalutata da molte altre case. Grazie al mondo delle app, è iniziata una nuova era che per un po’ è rimasta nelle mani del marchio americano.
La situazione al giorno d’oggi la conosciamo molto bene e le condizioni sono cambiate parecchio, rendendo questo campo “abitabile” per più aziende che, ispirandosi l’una all’altra, portano avanti il testimone.