Tra boschi, laghi, castelli, abbazie, borghi e centri storici caratteristici, col suo Aglianico Docg, un tour imperdibile ai piedi del Vulture
Nella zona a Nord dell Basilicacata si trova il territorio del Melfese, intorno al Vulture “il dormiente” si estende una zona ricca di storia, cultura ed enogastronomia il Vulture Melfese.
Booking.comUn vulcano spento da migliaia di anni che si distingue per la vegetazione rigogliosa, i tesori archeologici, le sue acque minerali, e le vigne da cui si ottiene l’attimo Aglianico DOCG, l’unico vino della Basilicata che può fregiarsi del prezioso titolo.

Un weekend in camper nei dintorni del Vulture, scoprendo borghi che hanno fatto la storia come Melfi dove Federico II, proclamò le costituzioni melfesi, il primo editto di stampo moderno per uno stato medioevale.
La natura incontaminata qui la fa da padrona, il camperista sarà sorpreso da questi luoghi, tra boschi castagni e querce, coltivazioni di oliveti e vigneti, i suoi laghi che dipingono il paesaggio di verde e d’azzurro.
1° Tappa del nostro viaggio in camper Melfi
Il primo borgo che visitiamo è Melfi, adagiato su un’altura a 550 m.l.m, alle pendici del monte Vulture. Abitato sin dallo’antichità, la cittadina conserva preziose vestigia del passato, il castello Normanno federiciano, meta preferita dall’imperatore e la sua corte per la caccia col falcone.
In passato si accedeva al centrro storico da 6 porte l’unica rimasta in buono stato di conservazione è la Porta Venosina, delle altre porte ampliate in epoca Federiciana , restano solo dei ruderi

La passeggiata nel centro storico di melfi prosegue per via Foggia,che permette di addentrarsi verso il centro. Proseguendo su via Bagno si incontra l’antica “Fontana del Bagno”,un tempo utAglianic DOCG,ilizzata come lavatoio oh approvigionamento di acqua dai cittadini.

Melfi le chiese e i suoi palazzi nobiliari
Continuando la nostra camminata ci inoltriamo in via Saverio Nitti, dove si trova la rinascimentale Chiesa della Madonna del Carmelo, che in passato faceva parte del Convento dei carmelitani. Da via Nitti si arriva a Piazza Umberto I, anche nota come Piazza Municipio, che nell’XI secolo rappresentava il fulcro della città. La piazza è dominata da Palazzo della Corte, per oltre un secolo Palazzo del Governo, ora ospita la Proloco di Melfi.

Si continua la nostra passeggiata in vicoli strettie angusti con palazzi nobiliati, con i loro balconi abbelliti da volti di pietra e le facciate decorate da stucchi bianchi. I vicoletti conducono a piazza Duomo, dove svetta il campanile della Cattedrale romanica.
Il Duomo, che conserva elementi di età bizantina e barocca, è il punto nevralgico del borgo, attorno al quale si sviluppa il centro storico. Nell’edificio, dedicato all’Assunta, è possibile ammirare le tele seicentesche del pittore lucano Andrea Miglionico e gli altari barocchi.
- Info Pro Loco di Melfi “Federico II”, Piazza Umberto I, 11
Tel.: 0972 239751
e.mail: prolocofederico2@tiscali.it
Melfi il castello federiciano
Dalla Cattedrale, , si raggiunge il castello, che con le sue torri domina l’abitato.
Il castello fu costruito nell’XI sec., quando i Normanni elevarono Melfi a capitale del Regno, poi scelta come residenza estiva dall’Imperatore Federico II, che trascorse qui i suoi momenti di svago dedicandosi alla falconeria, qui promulgò le costituzioni Melfesi, primo esempio di costituzione di uno stato moderno.

Il castello, nell’ultima settimana di ottobre, ospita la Festa della falconeria, un evento che si ripete ogni anno. Per tre giorni Melfi ritorna ai tempi di Federico II e della sua corte. Tutto il borgo fa da cornice al tradizionale raduno dei falconieri, provenienti da tutta Europa, che in compagnia del proprio falco gareggiano andando a caccia della preda loro assegnata. Cavalieri, dame, cortigiani, menestrelli, giullari, degustazioni e giochi medioevali fanno rivivere il fascino e le atmosfere federiciane.
Melfi e il suo museo archeologico nazionale
Nel piano terra del castello è ospitato il Museo Archeologico Nazionale, che raccoglie preziosi reperti di produzione locale e testimonianze di età preistorica, classica e imperiale: tra cui il sarcofago di Rapolla, proveniente dall’Asia Minore e risalente al II sec. d.C., che reca sul coperchio la scultura di una donna distesa.
Composta da tre sale: nella prima sono conservati i reperti d’epoca preistorica, dell’età del Bronzo, rinvenimenti di resti di tombe dei paesi vicini dal Neolitico al periodo romano.
Orari di aperture e biglietto Museo Nazionale di Melfi
- Tel. 0972 238726 Apertura: tutti i giorni 9:00-20:00, lunedì 14:00-20:00. Chiusura: lunedì mattina, il 25/12, il 01/01 ed il 01/05
- Prezzo biglietti: € 2,50 intero, ridotto (dai 18 ai 25 anni), gratuito per chi ha meno di 18 anni e più di 65 anni.
Weekend in camper: laghi di Monticchio

2° tappa del nostro viaggio I laghi di Monticchio
Da Melfi prendento la statale 401, dopo circa 13 Km,si arriva ai laghi di Monticchio, due bacini lacustri, che occupano i crateri del vulcano spento.
Il lago Grande per profondità e ampiezza si distingue per il colore azzurro dell’acqua, sulla cui superficie fa bella mostra di sé la “ninfea alba”: elegante fiore bianco.
Il lago Piccolo riflette il colore verde dei faggi e dei pioppi che si specchiano nelle sue acque. I due laghi sono separati da una lingua di terra, sulla quale sono visibili i ruderi dell’abbazia benedettina di sant’Ippolito, risalente all’XI-XII sec. e i resti di una chiesa bizantina.
Monticchio è anche famosa per le sue acque minerali, conosciuta per la purezza e per le proprietà terapeutiche.

Passeggiare in questa riserva naturale e abbandonarsi, senza opporre resistenza alla suggestione offerta dal paesaggio, permette di ritrovare serenità e allontanarsi, per qualche ora, dai ritmi frenetici della vita quotidiana.
Abbazia Benedettina di San Michele
Dai laghi di Monticchio proseguendo con il camper per la strada statale e percorrendo poi un sentiero a piedi che attraversa i boschi,si raggiunge, dopo circa dieci minuti di cammino, l’antica abbazia Benedettina di san Michele.
Un luogo di grande suggestione, immerso nella quiete e nel silenzio. Il colore bianco del monastero crea un piacevole contrasto con il verde della natura circostante.
Fondata dai Benedettini nel X sec. si erge su una grotta scavata nel tufo, nei pressi della quale sono stati ritrovati ex voto risalenti al IV sec. a.C. La grotta, conosciuta con il nome di “Grotta dell’Angelo”, dedicata a S. Michele, era il luogo dove i monaci si riunivano e pregavano.

Nel 1456, l’abbazia passò ai monaci Cappuccini, che costruirono una biblioteca e un lanificio. Il complesso è costituito da un convento a più piani, una chiesa settecentesca e la cappella di S. Michele. A partire dal 600’ la Badia è diventata un luogo di pellegrinaggio molto frequentato. All’interno dell’Abbazia troviamo il museo di storia naturale dei Vulture
Museo di storia Naturale dell’Abbazia
Il Museo di Storia naturale,che occupa i primi due piani del Monastero, nelle sale si racconta la storia del Vulture, un vulcano spentosi 130 mila anni fa, la cui presenza e attività ha modificato profondamente il volto di questi luoghi, attribuendo alla natura peculiarità e caratteristiche che la distinguono da altre aree vicine.

Info: Sito web. Contatti:Tel. 0972 238140
Con il Museo di Storia naturale si conclude il weekend in camper nel Vulture Melfese, terra fiabesca, che custodisce tesori naturalistici e testimonianze artistiche di singolare bellezza.
Informazioni utili per i camperisti
Aree sosta nel vulture
- Melfi: via Foggia, nei pressi del Palasport e dei carabinieri. Escluso martedì e sabato per il mercato.
- Melfi: via della Cittadinanza Attiva, parcheggio nei pressi del Municipio.
- Laghi di Monticchio:
– Area sosta libera, in prossimità dei laghi (vicino alle aree picnic).
– Camping Europa/Parco Naturale, via Lago Grande 28/30. Info Luigi Zanini 0972.731008.Sito web - Abbazia Benedettina di san Michele: Possibilità di parcheggio in prossimità del Monastero, Località Monticchio Laghi, 85020 Atella.
Come arrivare in camper:
- Per chi giunge dall’Adriatico, dall’autostrada A14 da Bologna fino a Foggia, da qui seguire la statale 655 fino alla svincolo di Candela, dove si imbocca la statale 658 in direzione Potenza fino a Melfi.
- Dal versante tirrenico, procedere sulla Salerno-Reggio Calabria (A3), fino all’uscita per Sicignano. Imboccare E847 fino a Potenza prenderete la statale 658 fino a Melfi. Da Napoli percorrere l’A16 Napoli-Canosa, uscita Candela e poi Melfi.
Prodotti d’eccellenza del territorio: l’Aglianico del Vulture Doc, l’olio extravergine Dop e i formaggi pecorini.
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