I Laghi di Monticchio sono un’oasi di pace per chi ama fare escursioni nella natura in bicicletta ma non solo. Scegliere il tour dei laghi di Monticchio significa lasciare il ritmo frenetico della città per scoprire le meraviglie del monte Vulture, che ospita sul suo fianco occidentale i due laghi: Lago Piccolo e Lago Grande di Monticchio, meravigliosi specchi d’acqua.
I due laghi sono distanti circa 200 metri tra loro, sono situati all’interno della Riserva Naturale Regionale del Lago Piccolo di Monticchioe sono attorniati da diversi boschi di pini, abeti, castagni e faggi.
Cosa si può gustare
In località Monticchio Bagni si trovano gli stabilimenti di imbottigliamento dell’acqua che si approvvigionano dalle sorgenti ricche di minerali.
Il buon vino Aglianico del Vulture Doc è un rosso prodotto nei territori di Rionero in Vulture, uno dei centri più importanti della zona.
Si può poi nella stagione degustare un tipo di castagna ribattezzata “Marroncino di Melfi” oltre al caratteristico olio di oliva locale.
Vi consigliamo di fermarvi per il pranzo in uno degli agriturismi della zona di Monticchio oppure dei vicini paesi di Rionero in Vulture e Melfi. Qui potrete assaporare eccellenti piatti come:
- “la Maccuarnar”- maccheroni quadrati al sugo di maiale;
- lagane di castagne o “u’ Cucinidd” – agnello al forno condito con pomodori, salsiccia e pancetta -.
Cosa si può vedere
A Monticchio ovviamente sono i laghi l’attrazione principale, che si trovano all’interno delle bocche crateriche del vulcano e sono di colori diversi. Monticchio è una località amata anche dai monaci che nei pressi dell’istmo abitarono l’abbazia di Sant’Ippolito, sulle pendici del cratere, affacciata sul lago Piccolo, sorge oggi l’abbazia benedettina di San Michele, scavata nel tufo nei pressi di una delle grotte anticamente abitate dai monaci basiliani. Frequente meta di pellegrinaggi, offre uno sguardo dall’alto sui laghi.
Si può raggiungere a piedi il rifugio forestale del bosco di Monticchio, attraversare la foresta di faggi chiamata Fagosa fino a tornare al punto di partenza, vicino l’abbazia di San Michele.
Itinerario
La distanza complessiva di questo percorso è pari a circa 77,3 km, partendo da Picerno si ridiscende verso la fiumara di Tito e si prosegue lungo il fosso della fiumara di Picerno. Si attraversano le frazioni di Baragiano scalo e Bella Muro scalo, fino a raggiungere il ponte di Giacoia, da dove si ammira una splendida vista sul caratteristico centro di Muro Lucano.
Questa tappa tocca uno dei valichi più alti della Basilicata, punto di spartiacque tra Tirreno ed Adriatico.
Su una strada leggermente in salita si raggiunge il centro storico di Muro Lucano, dal centro abitato la strada accentua la pendenza fino a raggiungere il cimitero da dove ha inizio una serie di saliscendi che portano in prossimità di Castelgrande. Qui si arriva in un paesaggio di montagna aspra e tormentata da profonde spaccature.
Raggiunto Castelgrande, si riprende il percorso principale, proseguendo in direzione della valle del fiume Ofanto, si arriva a Pescopagano.
Attraversato il paese si prosegue in direzione di Melfi fino alla stazione delle Ferrovie dello Stato di Aquilonia. Si inizia poi a salire per una rapida salita fino alla frazione di Monticchio Bagni.