La Valle del Sinni occupa la parte meridionale della Basilicata e comprende un territorio completamente montuoso, tra il parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano e del Lagonegrese.
Vedi anche Parco Nazionale del Pollino
Vedi anche parco Nazionale dell’Appennino Lucano eLagonegrese a Val d’Agri
Indice
- Rotondella
- Valsinni
- Colobraro
- Senise
- Latronico
- Prodotti tipici della Valle del Sinni
- Botteghe tipiche
- Dove dormire nella valle del Sinni
- Dove Mangiare nella Valle del Sinni
La valle ha un tratto collinare nella parte centrale del fiume Sinni e diventa via via più pianeggiante man mano che si estende verso il Mare Jonio. I paesi che si affacciano lungo il fiume Sinni sono chiamati “terre del Silenzio”, i comuni in questione sono: Rotondella, Valsinni, Colobraro, tursi, Senise, Francavilla sul Sinni, Latronico sono i borghi maggiormente rappresentativi delle valle del Sinni e anche i più densamente popolati.
Rotondella il balcone sullo Ionio

Rotondella paese antico risalente sin dal Neolitico, in Latino Torunda Maris viene anche soprannominato il balcone dello Ionio e comprende un importante patrimonio archeologico tra cui un antico villaggio neolitico situato in contrada Piano Sollazzo.
Nel centro storico di Rotondella è moto caratteristica la chiesa matrice dedicata a Santa Maria delle Grazie, n e la chiesa di Sant’Antonio da Padova, appartenente al convento francescano degli Zoccolanti. La chiesa ed il convento, edificati nel 1652, la chiesa conserva un bellissimo altare in marmo policromo euna serie di palazzi nobiliari di pregio.
Valsinni e il parco letterario di Isabella Morra

Valsinni è un atico borgo medioevale, famoso per essere la residenza della sfortunata poetessa Isabella Morra che dimorò nel suo castello dal 1520 al 1545, A scoprire gli scritti di Isabella Morra Croce cbe nei primi del ‘900, e dfini la poetessa una della voci più originali e autentiche compositrici della lirica rinascinamentale del sud Italia.
A soli 25 anni Isabella fu accusata di aver avuto una relazione con il nobile feudatario, Diego Sandoval De Castro, e per questa ragione fu uccisa da 3 dei suoi 7 fratelli. Alla poetessa è stato dedicato il Parco Letterario che ne racconta la storia, valorizzando i luoghi che hanno dato ispirazione all’arte poetica di Isabella. Sui prospetti del castello possioamo ammirare da una parte il monte Coppolo, con la passeggiata verso Lagaria antica città fondata da Epeo, il costruttore del cavallo di Troia, mentre dell’altra parte si ammira il centro storico di Valsinni con la vallata del fiume Sinni.con cenacoli sotto le stelle, rappresentazioni teatrali e visite guidate
Uno dei momenti più significativi da riviveree a Valsinni è l’estate di Isabella Morra quando nel mese di agosto si commerora le serate vissute al tempo di Isabella e visite guidate al castello dove visse Isabella. Il tutto è allietato con musiche rinascimentali con menestrellie giullari. La stessa atmosfera rinascimentale si può vivere anche durante l’inverno quando nelle vacanze natalizie, si rivive il Natale di gafil (archi aperti nella roccia che mettono in comunicazione più case) di Isabella . Nell’occasione si organizzano mostre d’arte e artigianato locale, piatti tipici della tradizione lucana, con esposizione di presepi in gara tra loro.
Il ristorante del Borgo accogli i suoi ospiti nel ristorante davanti al castello di Isabella Morra. Propone i piatti della tradizione locale di Valsinni,, tra cui le tradizionali lagane e ceci con zafferano.
Valsinni saluta i suoi ospiti col gli scritti di Isabella, scolpite su grandi quadri posti all’entrata del borgo antico medioevale.
Colobraro dove la jella ha portato fortuna

Ci spostiamo nel paese di Colobraro il paese di cui non pronunciava più il nome, perchè una superstizione voleva che portasse “jella”. Fu il podestà del piccolo borgo, Don Virgilio, che ne attirò la maledizione , quando dopo aver pronunciato la fatidica frase “Se non dico la vertà, che possa cadere questo candelabro”, si staccò dal soffitto , uccidendo i suoi accusatori.
Ma nella sfiga i Colobraresi ne nnel mese di agostondohanno fatto un punto di forza, organizzando nel mese di Agosto ogni martedie venerdi, il percorso tratrale “Sogno di una notte a quel paese”. Durante l’evento, tra vecchi detti popolari, amuleti contro il malocchio e formule magiche si viviono le nottate estive piene di superstizione di tutta la Basilicata.
Anche l’antropologo Ernesto De Martino nel suo libro “il Sud E La magia”, descrivendo la storia dellas figa di Colobraro. Partendo dal borgo antico e procedendo verso il castello fino alla chiesa di San Nicola di Bari in stile romantico, a tre navate, è possibile ammirare uno dei personaggi più straordinari della Basilicata, dave da uno dei punti della collina da cui è possibile vedere nei giorni di maggior chiarore il capo di Santa Maria di leuca.
Senise e il suo peperone IGP

Raggiungendo Senise, andando per la Sinnica si incontra la più grande diga in terra battuta d’Europa, la mestosa diga di Monte Cotugno. Sbarrando il percorso del fiume Sinni, crea un grande lago artificiale, dove ogni anno si organizza “la Magna Grecia, il mito delle origini”, dedicato allo sbarco degli antichi graci in Basilicata.
Una vota arrivati a Senise, passeggiando per i vicoli del borgo medioevale del 1200, bellissimi i palazzi nobiliari come anche la chiesa dedicataa San Francesco che risale al XIV secolo. Senise è famosa per il suo peperone “crusco”( In dialetto senisene vuol dire croccante) che rappresenta uno dei prodotti più in uso in Basilicata e non solo.
Il peperone IGP di Senise si usa in vari condimenti, e si può mangiare anche da solo per apprezzare appieno la sua croccantezza. La ricchezza del patrimonio architettonico e artistico che contraddistingue Francavilla sul Sinni, dove si possono visitare i rsti del “Castello di Rubbio”, oppire la Certosa di San Nicola, dedicato al santo traumaturgo di Bari.
Visitando la chiesa di San Felice e san Policarpo (protettori del paese) si scorge la bellezza della grande tela dedicata alla “Presentazione di Gesù al Tempio” e quella della Madonna in Trono. Interessante anche i nasconfigli del brigante Antonio Franco, seconndo brigante del Risorgimento lucano dopo Carmine Brocco. Le passeggiate nei boschi sono di una suggestione unica, vicino al fiume Sinni, dove sgorga acqua minerale e solforosa.ra i sapori più genuini è possibile gustaregli asparagi e i perperoni cruschi, oppure i raschiatelli (una via di mezzo tra i cavatelli e le orecchiette pugliesi) cotti con ricotta stagionata e peperone crusco intero o a scaglie, nella spendida cornice del ristorantestorico la Fontan del tasso.
Latronico e le sue acque sulfuree

Ultimo paese da visitare, ma non meno importante Latronico, sorge alle pendice del Monte Alpi nelle vicinanza è stato ritrovato un villaggio che risale al Neolitico. Qui si può apprezzare la qualità dell’aria, la terra fertile e l’acqua limpida delle sorgetnti vicinee in localita Calda si possono apprezzare le sorgenti termali, infatti vi è un impianto di bagni termali. Nell’acqua delle sorgenti Grande e Media, prevale l’anione bicarbonato HCO2 ed in misura minore solfato SO. I cationi presenti sono, nell’ordine: Ca (mg.91.59); Na 22.70; Mg 14.53; K 5.90. Le due acque possono classificarsi: Acque Bicarbonato Calcica (meglio Bicarbonato-Solfato Calcica).
Da visitare lo spazio culturale MULA+, composto dal Museo civico archeologico, e il museo dellea rte e dei mestrieri antichi, il museo del temilismo e la bilioteca comunale. Passeggiando lungo le vie del centro storico sono ben visibili gli antichi palazzi nobiliari. I sapori genuini del territorio si possono gustare nelle trattorie del paese, oh acquistabili nelle botteghe e sono grarantiti dall’utilizzo di prodotti certificati dal marchio del parco del Pollino.
Tipicità della valle del Sinni e del Pollino

Biscotto a otto
Il Biscotto a Otto è un semplice scaldatello, cioè un biscotto prima scaldato in acqua bollente e poi cotto in forno. La sua caratteristica è la forma, quella dell’otto, simbolo magico e dell’infinito. Gli ingredienti sono solo farina bianca, acqua e sale. La farina deve essere di antico grano Carosello, un grano tenero di montagna coltivato fra i 600 e i 1000 metri di altitudine, la cui spiga si presenta rapata, “carosata” in dialetto. L’acqua è quella caratteristica della Calda di Latronico, le cui acque sono moderatamente sulfuree.
Fagiolo Bianco e Poverello di Rotonda
I fagioli bianchi come il tondino o il poverello bianco di Rotonda, prodotto a denominazione di origine protetta, sono coltivati soprattutto nella Valle del Mercure. Vengono seminati entro la prima metà di giugno e raccolti a mano tra settembre ed ottobre; non si adattano ad altitudini inferiori ai 600 metri e prediligono luoghi con temperature massime estive intorno ai 30°, il che rafforza il contenuto in zuccheri semplici.
Lenticchia di Mormanno
La Lenticchia di Mormanno
è piccola e dal colore che va dal rosa,
al verde o al beige, probabilmente di origine mediorientale e
asiatica. La lenticchia di Mormanno si credeva perduta fino
a quando, alcuni anni fa, i tecnici dell’Agenzia Regionale per i
Servizi di Sviluppo Agricolo della Calabria (Arssa)
hanno recuperato piccole quantità presso alcuni agricoltori che
l’avevano conservata per autoconsumo e si è deciso di
promuoverne nuovamente la coltivazione.
Seminate ad aprile e raccolte ad agosto quando le piantine sono già essiccate in campo. La cottura è velocissima: senza
ammollo è pronta da servire in 30 minuti.
Liquori con prodotti tipici del Pollino
Tutti i liquori sono realizzati utilizzando frutti spontanei dell’area del Parco del Pollino e lavorati, esclusivamente, con metodi manuali.
Melanzana rossa di Rotonda
La coltivazione della melanzana rossa di Rotonda si caratterizza sia per la tecnica di tipo tradizionale che per la metodologia di trasformazione, legata alle usanze del luogo. La raccolta viene fatta a mano con forbici asportando una piccola porzione di peduncolo. E’ un prodotto a denominazione di origine protetta.
Miele del Pollino
Il miele del Pollino è un prodotto artigianale, morbido, dolce, dai profumi intensi. E’ un alimento semplice utilizzato, soprattutto, nella preparazione di dolci. Tante sono le varietà di miele disponibili: miele millefiori, miele di eucalipto, melata, erica, arancio e acacia.
Olio extravergine d’oliva
La coltivazione dell’olivo trova larga diffusione in tutta l’area del Parco dove svolge anche una importante funzione di salvaguardia dell’assetto idrogeologico e del patrimonio di biodiversità.
Paddaccio
Il Paddaccio (formaggio) si ottiene dalla trasformazione del latte derivante da allevamenti di pecore e capre allevate al stato brado e semibrado nel massimo rispetto del benessere animale, residenti nell’area del Parco Nazionale del Pollino.
Pecorino a latte crudo
Il pecorino a latte crudo si ottiene scaldando il latte fino ad una temperatura di 38/39°C. A questa temperatura viene aggiunto il caglio di agnello o di capretto in pasta. Dopo circa 30-40 minuti la cagliata è pronta per la rottura in piccoli grani. La massa caseosa viene estratta dal siero e depositata nelle fuscelle dove viene lasciata sgrondare per una quindicina di minuti.
Pecorino a pasta dura
Il pecorino a pasta dura si ottiene dalla trasformazione di latte ovi-caprino e prodotto con latte di pecora intero e crudo tra il 50 ed il 90%, percentuale che arriva addirittura al 100% nel caso di formaggi ovini, sempre a pasta dura.
Peperone di Senise
Il peperone di Senise ha il marchio IGP dal 1996. E’ prodotto a Senise ed in altri dodici paesi della valle del Sinni. Si distingue per la polpa sottile e per il basso contenuto di liquidi, che ne facilita l’essiccazione al sole. E’ un ortaggio che può essere gustato fresco o secco dopo essere stato fritto in abbondante olio d’oliva.
Pomodoro costoluto
Il pomodoro costoluto è un ortaggio da utilizzare fresco, si consuma quindi all’insalata o su bruschette, anche se anticamente, veniva usato anche per le conserve, abitudine presente ancora in alcune zone del Parco.
Ricotta Salata
La ricotta è uno dei formaggi più antichi, la sua diffusione è attribuibile al basso costo ed al suo facile impiego in cucina. Considerata un tempo il cibo dei poveri, oggi costituisce una fonte proteica di alto valore biologico e facile digeribilità. La ricotta tenera ha una consistenza pastosa, quella stagionata dura ed uniforme.
Soppressata del Pollino
La Soppressata del Pollino è preparata con la parte magra del filetto e della coscia del suino. Insaporita con lardo a cubetti, sale, pepe nero in grani e macinato di peperone dolce di Senise, viene insaccata in budello naturale, e lasciata ad asciugare in locali con soffitto in legno, con leggera affumicatura, prima della fase della pressatura che conferisce al prodotto la tipica forma schiacciata.
Tartufo del Pollino
Nel territorio del Parco nazionale del Pollino sono presenti ben otto delle nove specie di tartufo commestibili presenti in Italia (l’unico tartufo non presente è quello nero di Norcia) e, in particolare, sono frequenti: il tartufo mesenterico o tartufo nero di Bagnoli, il tartufo estivo o scorzone, il tartufo uncinato e il tartufo nero d’inverno o tartufo moscato.
A questi va aggiunto il tartufo bianco pregiato, che nel Pollino prende il nome di tartufo bianco del Serrapotamo, o di Re bianco di Carbone.
Dove comprare i prodotti Tipici
Panificio Bitonte
Laboratorio artigianale dove provare squisitezza regionali e del territorio del Parco del Pollino. Sfoglie, dolci e ciambelle fanno il paio con pizzette, rustici e calzoni di verdure o di canre. Via gianturco 61, Valsinni
Agrocarne Sud
Azienda che seleziona attentamente gli animali e li alimenta colo con prodotti nobili (granone, orzo, semnti elette) e lavora esclusivamente la carne di animali allevati allo stato brado, come la vacca podolica e i suini del solo territorio del Pollino. Si possono acquistare prosciutti, capocolli, settembrini, filetti, pancette, pressatelle e salami vari. Contrada Graffia, Latronico, www.agrocarne.it
Dove dormire nella Valle del Sinni
Agriturismo Il Terrazzo sul Sinni – Rotondella
Situato a Rotondella in provincia di Matera, su un territorio pianeggiante a 500 mt dal fiume Sinni, fa parte di un’ azienda agricola condotta con metodi biologici dal 1998 e presenta le seguenti colture: albicocco, kiwi, susino, agrumi, olive, ciliegie e cereali.
La struttura agrituristica è situata a fianco del fabbricato padronale, si tratta di un piccolo agriturismo a carattere familiare, composto da tre appartamenti accoglienti e confortevoli arredati con la sobrietà tipica degli alloggi rurali della zona. Vi è anche un ristorante, la sala didattica, un campo da calcetto e un parco giochi per bambini.
La Mia casa sulla collina -Valsinni
Sospesa tra mare e monti a 20 minuti d’auto dalle spiagge ioniche, inserita nella splendida cornice del Parco Nazionale del Pollino in una realtà antica ed affascinante. La Mia Casa Sulla Collina è situata nel borgo antico di Valsinni (MT) a pochi passi dalla Chiesa Madre, ai piedi del Castello Medievale Isabella Morra. Il castello è posto sul punto più alto del centro storico e custodisce ancora oggi opere, documenti e scritti testimonianti la vicenda della giovane Isabella Morra, poetessa lucana del XVI secolo. Ogni tanto qualcuno afferma di vedere la figura di Isabella al di sopra dei bastioni del Castello. OFFERTA FAMIGLIA 4×3 Bambini da 0 a 6 anni: Gratis! Bambini da 7 a 12 anni: 50% di sconto! 4 adulti, solo 3 pagano!
La casa dei panorami – Colobraro
La Casa dei Panorami di. Il Colobraro si trova a Colobraro. Tutte le unità abitative sono dotate di balcone, angolo cottura completamente attrezzato con frigorifero, area salotto, TV, lavatrice e bagno privato con bidet e asciugacapelli. Se desiderate viaggiare leggermente, potrete usufruire di asciugamani e lenzuola a un costo aggiuntivo. Al mattino vi attende una colazione all’italiana. La Casa dei Panorami vanta una terrazza e un salone in comune.
Den Hotel Terme – Latronico
Il Den Hotel Terme di Latronico offre sistemazioni a 3 stelle con terrazza. Questo hotel a 3 stelle offre la connessione Wi-Fi gratuita. Potrete usufruire di un bar. Al mattino vi attende una colazione all’italiana. La reception dell’hotel sarà lieta di fornirvi suggerimenti sulla zona. Maratea si trova a 44 km da Den Hotel Terme, mentre San Severino Lucano si trova a 35 km dalla struttura.
Numero di camere: 13
La Masseria Lolivia – Senise
Generale
Offrendo un parcheggio privato gratuito, un giardino e una terrazza solarium, La Masseria Lolivia Villa è situata a 9 km da Museo Archeoantropologico Lodovico Nicola di Giura. La villa in campagna è composta da 3 camere da letto.
Posizione
Il centro di Senise si trova a 1 km dalla villa. Gallipoli è a 142 km da questa villa.
La Masseria Lolivia Villa offre l’alloggio eccellente a Senise, accanto a Chiesa di San Francesco.
Camere
Dispone di un angolo cottura, così come di controllo della climatizzazione individuale, pay TV e una cassetta di sicurezza nelle camere. Alcune camere da letto offrono letti matrimoniali, letti singoli e divani letto. Ha un bagno con un asciugacapelli e articoli da toeletta gratuiti.
Relax
La Masseria Lolivia Villa include anche una piscina esterna stagionale. Gli ospiti possono usufruire di un bar, un salone in comune e un campo da tennis che sono disponibili in loco.
Dove mangiare nella Valle del Sinni
Le lamie di Suriano Vincenza
La cucina di Vincenza Suriano è quella tipica di Rotondella, resa ancora più preziosa dal panorama del mar Ionio, che gli ospiti possono godere nella terrazza panoramica del ristorante, Speciaalita della sua cucina i”i pastizz” cioe calzone al forno farcito con carne di maiale. Rotondella
Alla corte del Mangia
Cucina tipica Lucana in un ambiente rustico e accogliente, Da provare i frizzuli, specialità della casa: si tratta di una pasta fatta in casa utilizzando un ferretto specifico del luogo. Su ordinazione, anche il castrato di caprettone in umido, in dialetto “carna a us da fer” Contrada Pardo 1 -Colobraro
Villa Del Lago
Cucina tipica del senese, dove provare le spiacialità lucane, Da provare assolutamente il peperone IGP di Senise, che qui viene proposto negli antipasti, nei primi e nei secondi. Ottime le salsicce rosse con polvere di peperone crusco. Contrada Chianizzi Senise.