Il governatore della Puglia, Emiliano, ha deciso di aspettare ancora prima di emanare una nuova ordinanza riguardo la Dad. È molto probabile Però che le vacanze natalizie siano prolungate in quanto queste dureranno una settimana in più, vedendo così l’inizio delle lezioni slittare ulteriormente.
La decisione di temporeggiare
Michele Emiliano, il Presidente della Regione Puglia, ha deciso di prendersi qualche altro giorno di riflessione al fine di decidere se continuare con la didattica a distanza oppure con le lezioni in presenza. Molto probabilmente darà la possibilità alle famiglie di decidere in che modo far seguire le lezioni ai figli.
La Puglia decide di far scegliere alle famiglie
Secondo la Flc Cgil della Puglia, il presidente Emiliano insieme agli assessori Leo, Lopalco, Maurodinoia e al direttore dell’USR Cammalleri , spetterà alle famiglie decidere se i propri figli torneranno tra i banchi di scuola o meno.
Il sindacato si mostra molto soddisfatto proprio per la decisione del governatore che è ancora indeciso sull’ordinanza da emettere. Emiliano quindi conferma che prima di prendere ogni tipo di decisione, avrà il compito di valutare diverse ipotesi tra cui anche quella di riproporre la stessa ordinanza. Per questo è molto importante aggiungere però che la scelta delle famiglie deve essere univoca e che non sarà permessa la frequenza a intermittenza.
La proroga di una settimana
Emiliano ha anche deciso di prorogare le vacanze natalizie per un’ulteriore settimana al fine di sospendere anche le attività didattiche in presenza.
Una terza ipotesi
In ballo ci sarebbe anche una terza ipotesi ossia quella di invertire la logica dell’ordinanza precedente In modo tale che tutti i gradi di scuola utilizzino la didattica a distanza, escludendo sempre i casi previsti dal DPCM e i casi che riguardano famiglie che hanno difficoltà a mantenere la didattica a distanza.
Le richieste dei sindacati
La Flc Cgil ha messo sul tavolo diverse richieste insieme ad altre organizzazioni sindacali in cui era prevista una contrarietà del modello didattica in presenza richiesto dalle stesse famiglie, insieme allo scaglionamento degli ingressi per le scuole di secondo ciclo.
Secondo questo richiesta il tutto porterebbe effetti devastanti sull’organizzazione del lavoro e della didattica. Queste le parole dei sindacati: “abbiamo proposto di non ricorrere a una nuova ordinanza regionale, quindi lasciare esclusivamente quanto previsto dal DPCM per la prima settimana di rientro, anche per consentire una gestione più distesa nell’organizzazione delle attività didattiche, senza ingressi scaglionati in tutta la regione istituendo una cabina di regia e di coordinamento regionale insieme alla prefettura del capoluogo di regione per valutare le condizioni per il mantenimento del turno unico nel secondo ciclo”.