Il dottore commercialista svolge un servizio di consulenza in ambito fiscale e tributario. Si occupa di mantenere la contabilità dei clienti e assicura loro la regolarità degli adempimenti. Prepara e presenta infine la dichiarazione dei redditi.
In Italia, stando agli ultimi dati disponibili, si contano circa 120 mila commercialisti, in aumento negli ultimi due anni, dopo un calo nei precedenti. Questa ripresa della crescita evidenzia un rinnovato interesse nella professione, derivato anche da una domanda crescente, vista anche la complessità normativa della gestione contributiva nel nostro paese.
Per svolgere la professione di commercialista è necessario seguire un percorso accademico e acquisire le competenze delle materie degli esami di economia e commercio. Dopo la laurea segue un iter professionalizzante che include un tirocinio e poi l’esame di abilitazione alla professione.
Vedremo nel dettaglio gli studi e la formazione necessari e i vari passaggi per iniziare a svolgere la professione.
Studi e formazione per diventare commercialista
Il primo passo per diventare commercialista è conseguire una laurea magistrale in economia. La laurea si può ottenere sia frequentando gli atenei tradizionali sia iscrivendosi agli atenei online, come Unicusano, che permettono di seguire le lezioni in modalità e-learning.
Prima del 1° gennaio 2008 ci si poteva iscrivere al registro dei praticanti dottori commercialisti anche con la laurea in Giurisprudenza o Scienze Politiche, ma adesso non è più possibile.
Oltre alle competenze tecniche, al futuro commercialista sono anche richieste competenze trasversali, come le conoscenze digitali, considerando che la gestione degli adempimenti è ormai quasi esclusivamente online. Il consiglio è quindi di formarsi anche in ambito digitale, per riuscire a gestire con semplicità le piattaforme online.
Bisogna poi ricordare che la professione richiede un costante aggiornamento, perché le leggi in materia si modificano con frequenza. Nel 2022 ad esempio è ancora vivo il dibattito sulla nuova riforma fiscale,della quale si discuterà alle camere prima della pausa estiva.
Professione commercialista: il tirocinio
Dopo la laurea magistrale in economia, l’iter per diventare commercialista prevede lo svolgimento di un tirocinio della durata di 18 mesi presso uno studio professionale di un dottore commercialista o esperto contabile che risulti iscritto all’albo da almeno 5 anni. Per iniziare il tirocinio è necessario iscriversi al registro dei tirocinanti nella sezione A “Tirocinanti Dottori Commercialisti”, destinata alle persone che hanno conseguito o stanno per conseguire la laurea magistrale.
Il tirocinio si può iniziare anche in contemporanea alla frequentazione della laurea magistrale, per anticipare i tempi di accesso all’Esame di Stato. Per chi desidera, il tirocinio può essere svolto per 6 mesi all’estero.
Il tirocinio è propedeutico alla richiesta per l’ammissione all’Esame di Stato, che è l’ultimo passaggio per accedere poi alla libera professione.
Professione commercialista: l’esame di stato
Dal 14 aprile 2022 gli esami di stato per l’abilitazione a dottore commercialista sono tornati in presenza e prevedono lo svolgimento di tre prove scritte e una orale. Le prime due prove scritte si basano sulle materie specifiche della professione. La terza prova scritta prevede invece la redazione di atti relativi al contenzioso tributario. L’esame orale è un colloquio davanti ad una commissione, che verterà sulle materie delle prove scritte e altre discipline connesse alla professione.
Dopo aver superato l’esame di abilitazione occorre iscriversi all’albo e aprire una P.Iva per iniziare a svolgere la professione.