Con l’arrivo del Covid molti sono coloro che hanno dovuto di adattarsi alla situazione, cercando comunque di offrire un servizio tanto più sicuro possibile. E’ questo è ciò che accaduto molti medici professionisti che hanno cercato di garantire le loro prestazioni, cercando sempre di rispettare le norme imposte in questo periodo. Infatti molti ospedali hanno avuto una riduzione dei posti letto, in quanto è diventato necessario dare priorità a tutti quei malati di Covid che avevano bisogno di cure e di attenzioni maggiori. In questo periodo, professionisti come l’otorino a Bergamo, hanno dovuto fare spazio a ben altre urgenze, limitando di parecchio il proprio lavoro.
Com’è cambiato il lavoro dell’otorino in questo periodo
Come molti ben sanno, in questo periodo risulta essere più facile ammalarsi di Covid in ambulatorio piuttosto che in ospedale. Ed è per questo che ogni visita fatta dall’otorino deve essere eseguita tenendo sempre presente tutte le indicazioni che il ministero della Salute ha imposto.
Infatti nel corso della visita il medico deve indossare delle mascherine con filtro ffp2 o ffp3. Inoltre il tutto deve anche essere unito all’utilizzo di una mascherina chirurgica, insieme ad occhiali avvolgenti e ad un cappellino la protezione della testa. Inoltre, anche indossare dei camici monouso risulta essere una cosa necessaria anche se non sempre risulta essere facile. Ogni visita deve essere fatta anche con l’utilizzo di guanti monouso che devono essere cambiati per ogni paziente ricevuto.
Anche il paziente stesso deve indossare la mascherina e guanti. Inoltre, risulta essere fondamentale che lo strumento dell’otorino venga sanificato il modo giusto. Si tratta maggiormente di strumenti che devono essere introdotti nel naso e che, come ben sappiamo, è anche la parte del corpo in cui viene effettuato il tampone, e quindi risulta essere il posto in cui è presente l’infezione. Per questo motivo risulta essere molto importante fare attenzione alla pulizia corretta di tutti i ferri di ambulatorio dell’otorino. Inoltre, nei giorni passati, la società italiana di otorino laringoiatria si è riunita per realizzare un protocollo di orientamento necessario per la gestione delle visite.
Priorità al paziente con crisi vertiginose
Con l’arrivo della fase 2, sono stati riaperti gli ambulatori otorini che però hanno visto una modifica sostanziale.
Infatti, il paziente che presenta una crisi vertiginosa acuta, dopo essersi recato al pronto soccorso avere effettuato il tampone, per raccoglitori visita dallo specialista. Nel caso in cui l’esito del tampone di a un risultato positivo, lo specialista otorino dovrà recarsi nel reparto e visitare il soggetto in questione, utilizzando però tutti i dispositivi di protezione necessari. In alcuni casi è possibile anche cercare di gestire la situazione telefonicamente, anche se il risultato ottenuto non sarà del tutto soddisfacente.
Nonostante tutto, è bene sapere che comunque i pazienti possono sempre contare su uno staff medico organizzato e preparato che sarà in grado di dare loro giusto supporto nonostante il periodo in cui ci si trova a vivere.