Le Cascate Vallone del Tuorno in Savoia di Lucania, uno dei posti più belli della Basilicata, si trovano a pochi chilometri dal Ponte alla Luna di Sasso di Castalda, da Potenza e dall’autostrada Salerno – Reggio Calabria.
Devono il loro nome al suono che emettono, quasi somigliante al rombo di un tuono (tuorno nel dialetto locale significa “tuono”).
Lo spettacolo delle Cascate Vallone del Tuorno
Le Cascate Vallone del Tuorno sono sei, alcune alte fino a 20 metri. Sono uno splendido Canyon in cui si possono ammirare delle bellissime vasche e dalle pareti rocciose zampillano sorgenti di acqua solfurea. Questo spettacolo naturale è permesso solo grazie al fragore delle cascate stesse, senza il quale sarebbe difficile assistere ad una successione di pozze così profonde.
Le pozze sono nascoste all’interno di un vallone che, da ogni prospettiva in cui lo si guardi, appare ampio e uniformemente ricoperto da boschi. La presenza del verde è onnipresente per via della poca luce, i raggi del sole non arrivano fin qui sotto, e dell’umidità.
Questo spettacolo lo si può ammirare dopo aver raggiunto il torrente, percorrendo un sentiero in discesa e dopo aver seguito un percorso dentro il letto del fiume stesso è possibile camminare nell’acqua delle pozze e in piccole rapide.
Ricordiamo anche la presenza di un vecchio mulino ad acqua, detto “lu Mulniedd“.
Un percorso non solo per esperti
Se pensate che sia un percorso per soli esperti in possesso dell’attrezzatura necessaria e le relative competenze richieste per escursioni nei torrenti, vi sbagliate perché il Comune di Savoia di Lucania ha pensato a tutti. Ha attrezzato dei sentieri che permettono di raggiungere a piedi alcune delle cascate più belle del Tuorno.
Consigliato rivolgersi a un Tour Operator del posto per seguire il percorso insieme a una guida esperta che illustri i sentieri.
Curiosità
Il nome originario Savoia di Lucania era Salvia di Lucania, che deriva secondo alcuni dal latino Saulia che significa “luogo impiantato di salici“, per altri da Salvia, nota pianta aromatica ad uso culinario.
La Salvia cresce tutt’oggi spontanea e in abbondanza nei terreni della zona.
Variò da Salvia in Savoia, dopo l’attentato alla vita di re Umberto I da parte di Giovanni Passannante. Cuoco paesano con idee anarchiche che il 17 novembre 1878 attentòalla vita di re. Il nome Savoia alla cittadina fu dato quindi in segno riparatore a questo accadimento.
Giovanni Passannante fu poi condannato a morte, ma la pena fu commutata in un ergastolo così spietato che lo portò alla follia, sollevando un enorme scandalo nell’opinione pubblica. Trasferito poi in manicomio dove passò il resto della sua vita.
Gli abitanti conservano, tuttora, la denominazione di salviani.