atsaLe Cascate di San Fele sono originate dal torrente Bradano che sgorga dall’Appennino Lucano, in località Matise di San Fele, per confluire nella Fiumara di Atella e poi nel Fiume Ofanto. Il fiume attraversando il territorio è costretto ad effettuare dei particolari salti di quota che danno origine alle naturali e suggestive Cascate di San Fele.
Le Cascate di San Fele
Le cascate di San Fele erano utilizzate dagli abitanti del posto per imparare a nuotare nel torrente, ora sono state riscoperte e rivalutate sino ad essere un patrimonio prezioso con le loro acque limpide.
Alle cascate è possibile percorrere dei percorsi naturalistici, riportati nella mappa delle brochure stampate, con diverse difficoltà di percorrenza,da quelli brevi e semplici a quelli più lunghi e impegnativi. I percorsi sono studiati per permettere a tutti i visitatori di apprezzare la bellezza del paesaggio che fa da cornice alle cascate di San Fele.
Le Cascate prendono il nome da “U uattenniere”, la trasposizione dialettale di ” Gualchiera”, macchina utilizzata in antichi opifici, costruiti a ridosso delle cascate. Sfruttavano così la forza dell’acqua che sbattendo sulle pale di legno mettevano in movimento dei magli ( martelli) che battevano la lana tessuta. Questa lavorazione permetteva di rendere il panno di lana più resistente e pronto per le successive lavorazioni.
La potenza dell’acqua veniva impiegata anche per il funzionamento di antichi mulini,i cui resti ancora oggi presenti,testimoniano l’ingegno e la devozione al lavoro dei Sanfelesi.
San Fele

San Fele è un piccolo borgo lucano, sito in provincia di Potenza, e sorto in epoca medievale lungo le pendici del Monte Castello (937 m s.l.m) e del Monte Torretta (1026 m s.l.m.).
La costruzione del castello-fortezza presente fu voluta da Ottone I di Sassonia. Realizzato da manovali che lo dedicarono poi a San Felice, a seguire attorno al castello nacquero i primi nuclei abitati, che costituiscono oggi il Borgo.
È un comune prettamente rurale. Ricordato per la nascita di San Giustino de Jacobis e per la presenza di uno dei maggiori santuari lucani: Santa Maria di Pierno, quindi giunti a San Fele per ammirare le sue cascate in realtà si trova un paese ricco di storia, tradizioni, boschi incontaminati e luoghi sacri.
Cosa si può visitare a San Fele
Possiamo suggerire di visitare:
- la Badia dedicata alla Vergine Maria a Pierno, in frazione di San Fele, è edificata n una posizione isolata alle pendici di un monte. Luogo religioso meta di numerosi fedeli. Una riproduzione della statua della Madonna di Pierno si trova nella chiesa di Sant’Antonio a Buffalo, nello Stato di New York;
- la Casa natale di San Giustino de Jacobis, missionario in Etiopia e canonizzato nel 1975. La casa è situata di fronte alla chiesa dell’Annunziata nella parte occidentale di San Fele;
- la Chiesa Madre di Santa Maria della Quercia, edificio di culto costruito riutilizzando il materiale ricavato dai crolli del castello e delle mura del borgo;
- il Monte Castello, il belvedere su tutto il Vulture a 936 m.s.l.m.
Purtroppo questo piccolo paese oggi è poco abitato a causa della migrazione negli anni e a causa della sua posizione geografica.
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