Monte Sant’Angelo è uno dei borghi più belli della Puglia, situato nella parte sud del Gargano. Questo si trova a circa 800 metri di quota ed è famoso maggiormente per il santuario di San Michele Arcangelo. Questo luogo è stato catalogato come patrimonio dell’Unesco.
Monte Sant’Angelo risulta essere uno dei borghi al cui interno è stata custodita al meglio la cultura tipica garganica.
Nel corso dei secoli, numerosi sono stati i pellegrini che si sono recati in questa zona in visita. Tra questi ricordiamo numerosi sovrani e papi.
Da molti secoli, il pellegrinaggio verso questo santuario è un qualcosa di molto diffuso. Si tratta di un qualcosa che accade soprattutto durante la fine di settembre momento in cui molti pellegrini passano da Vieste a piedi per raggiungere il santuario. Molti sono coloro che, la mattina del 29 settembre, partono anche da altri luoghi come San Marco In Lamis oppure da Manfredonia.
L’ingresso al santuario
L’ingresso al santuario avviene tramite una porta situata nella parte destra. Subito dopo aver varcato l’uscio ci si trova immediatamente all’interno di un’ambientazione medievale costituita da un’ampia scalinata.
Questo è stata scavata direttamente nella roccia e scende molto precipitosamente verso il basso. Questa attraversa luoghi quasi del tutto bui, all’interno del quale è possibile trovare pareti affrescati figure di Santi, Cavalieri e mercanti. Attorno alle immagine, sono presenti alcune frasi scritte in antichi linguaggi.
Si tratta di citazioni, invocazioni e preghiera che percorrono tutto un excursus partendo dall’inizio del Cristianesimo fino all’ epoca dei lumi.
Continuando il percorso all’interno della Chiesa
Continuando l’esplorazione della chiesa di San Michele Arcangelo, è possibile imbattersi nel trilobate in cui sono presenti colonnine fossili al cui interno è presente lo stato di una Madonna. Questo risulta essere un esempio di grande espressività grazie ad un elemento molto caratteristico ossia i suoi intensi occhi neri.
Questa scalinata, molto lunga, a termine vede la presenza del Santuario. A sinistra troviamo l’entrata al museo, mentre a destra è presente una piccola può corte al cui interno scorre una loggetta.
Di fronte dobbiamo un’altra gradinata composta da 6 scalini semicircolari. Questi permettono l’ingresso ad un portale molto grande in marmo in cui sono presenti anche due ante bronze molto grandi.
La grotta
Una cosa molto importante da sapere sulla grotta è che al suo interno vi è il divieto di fare foto o video.
Appena entrati ci si trova di fronte ad una grande navata gotica divisa da una volta in tre navate ed è chiusa da una volta a crociera.
Nella la parte destra è possibile trovare l’altare di San Francesco. Poco più avanti, si apre la caverna ossia una volta rocciosa molto irregolare, situata su diversi livelli.
Nella parte sinistra della Grotta si trova il primo altare ossia quello di San Pietro, il secondo altare ossia quello dedicato al Crocifisso, un trono regale scolpito all’interno del Marmo insieme a numerose statue e bassi rilievi.
Continuando il percorso è possibile vedere una storia dedicato la Madonna del Soccorso mentre, le sue spalle, è presente una piccola insenatura chiamata Pozzetto.
All’interno di quest’ultima veniva inserita una vaschetta che aveva il compito di raccogliere la stilla, ossia le gocce d’acqua che scendevano dalla roccia.