Castelmezzano
Castelmezzano si trova vicino al paese di Pietrapertosa all’interno del parco regionale di Gallipoli Cognato e delle Dolomiti lucane, a sud est di potenza. È uno dei borghi più alti della Basilicata con grappoli di case arroccati precariamente su una stretta sporgenza che scende in una gola drammatica. Il villaggio offre panorami suggestivi ed è ricco di storia e tradizione.
Nel villaggio si trova la Chiesa madre di S. Dell’Olmo Maria del XIII secolo che ospita una preziosa statua lignea del XIV secolo di Madonna con bambino, nota come “Madonna dell’Olmo”. Merita una visita anche la cappella della Madonna delle Grazie, dove si trova un bellissimo altare barocco. È inoltre possibile visitare le rovine delle antiche mura cittadine e lo storico castello Castrum Medianum.
Il paesaggio è ideale per escursioni attraverso il suo suggestivo scenario, come la valle creata dal torrente Caperrino, che è il confine tra questo villaggio e Pietrapertosa. Lungo il torrente ci sono i resti di alcuni mulini abbandonati.
Volo dell’Angelo (The Flight of the Angel)
Una delle attrazioni turistiche più esaltanti della Basilicata e non è per i deboli di cuore. Questa avventura in filo di zip ti porta in un incredibile viaggio di 1452 m tra le cime del parco regionale di Gallipoli Cognato e delle Dolomiti lucane, da Castelmezzano di fronte al villaggio di Pietrapertosa e si raggiunge ad un picco di montagna di fronte. Ci sono due cavi zip che consentono un viaggio di ritorno.
Castrum Medianum (Castle in the Middle)
Si tratta di un castello normanno che è stato costruito dopo l’occupazione dei Longobardi, ed è stato dal suo nome che la città ha derivato il suo. I turisti possono ora visitare ciò che è rimasto del castello; le rovine delle sue mura e una rampa di scale dove le persone possono ottenere un alto punto di vista della zona circostante.
Il percorso delle sette pietre
Il percorso delle sette pietre si snoda tra i comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa e recupera un antico sentiero contadino. Il percorso così riveduto trae ispirazione dai racconti su cui si fonda il testo “Vito ballava con le streghe”. Ad ogni tappa è stata collocata un’opera artistica con un’ambientazione sonora che regala suggestioni alla magia della natura. Il sentiero non è lunghissimo, appena due chilometri, ma supera un dislivello importante specialmente per i non allenati di 300 metri circa.
Trattandosi di un sentiero ripido con basole in pietra come asfalto, invito ad indossare scarpe di gomma o da trekking e di munirsi di bastoncino da trekking. Sconsiglio di percorrere in sentiero sotto la pioggia perchè tende a diventare scivoloso. Percorso a passo lento, si gode del silenzio della natura e dei begli scorci sui paesi di partenza ed arrivo. Chi proprio non ce la fa può sempre percorrerlo al contrario, in discesa, partendo da Pietrapertosa.