Finalmente in Italia sono arrivati le prime 10.000 dosi di vaccino contro il covid-19. L’avvenimento ha avuto un’importanza tale da dedicargli un giorno, ossia il 27 dicembre che ha visto la somministrazione delle prime tre dosi alle 7:20 del mattino presso lo Spallanzani di Roma. È stato il turno poi della Lombardia, della Sicilia, del Veneto e della Sardegna in cui numerosi operatori sanitari si sono sottoposti a questa puntura che finalmente contro un virus che ha cambiato le nostre vite nell’ultimo anno.
Le testimonianze di speranza è di chi si è sottoposto al primo vaccino
Si tratta sicuramente di un giorno che ha destato molta emozione del ministro speranza e in coloro che sono stati i primi ad ottenere la somministrazione del vaccino tanto atteso.
Speranza afferma che questo è un giorno molto emozionante ma in cui non si deve comunque abbassare la guardia e mantenere sempre comunque tutte le distanza necessarie.
L’infermiera dello Spallanzani che ha ricevuto la prima dose di vaccino dice di essere molto emozionata e di vivere un giorno che non dimenticherà facilmente. Lo stesso sentimento viene vissuto anche dal operatore socio-sanitario Omar Altobelli, anch’esso sottoposto si ad una delle prime dosi di vaccino.
Quando saranno distribuite ulteriori dosi
Tutta la settimana del 28 dicembre, in Italia sono arrivate altre 470 mila dosi, lo stesso numero di vaccini che sarà distribuito ogni settimana dopo la data del vax day.
Le parole del ministro Speranza
Come già detto prima, mi sto speranza rilasciato una dichiarazione in cui si mostrava molto fiducioso del vaccino appena arrivato. Ecco le sue parole:” è la giornata che aspettavamo, che ci dà fiducia. Ma serve ancora tanta attenzione, ma oggi è un giorno bello. Oggi più che mai serve portare le regole, vediamo arrivare luce del giorno, abbiamo ancora bisogno di resistere “.
La sua dichiarazione continua come segue: ” A partire dalla prossima settimana abbiamo 4812 in arrivo da Pfizer. La scelta è stata quella di superare Innanzitutto la prima linea della Battaglia al covid e poi le persone più anziane, le persone più fragili. La speranza è che presto arrivino le dosi per vaccinare tutte le persone che ne faranno richiesta. Abbiamo segnali confortanti dal personale sanitario, un messaggio che va nella direzione giusta, di consapevolezza che c’è bisogno di fare questo vaccino”.
Primi vaccini anche all’ospedale di Codogno
Codogno, cittadina a molti sconosciuti fino a febbraio 2019, è diventata ben presto simbolo della vendemmia. Infatti, come molti ricordano, il 20 febbraio qui è stato individuato il paziente 1.
Ed è per questo motivo che il primo vaccino presso l’ospedale di Codogno è stato accolto con grande speranza e felicità.
Proprio per chiudere il cerchio dell’inizio di questa pandemia, i vaccini presso questa struttura sono stati effettuati nella stessa stanza della rianimazione in cui fu effettuato il tampone del paziente 1.