Viaggiare in camper nella Basilicata, km di strada con poche presenza umana, un ottima esperienza per riscoprire i silenzi di una società a volte troppo caotica e rumorosa
Da diverso tempo io e mia moglie volevamo una vacanza diversa dal solito, non più auto e albergo ma un camper per noi quattro per cambiare, senza orari ho imbucarci nel traffico per un posto caratteristico e poi scoprire che tutto ti rimane sullo stomaco.
L’idea del camper ci è venuta ascoltando i racconti di nostri amici che da anni fanno questo tipo di vacanze, incuriositi , divertitie affascinati dai loro aneddoti devo dargli ragione.
Andare in camper e come una strada da percorrere ma i cambiamenti sono dietro l’angolo (anche non sempre belli), ma riuscire in tutto anche in situazioni che mai avresti pensato è veramente impagabile come soddisfazione personale.
Il camper lo abbiamo comprato da un concessionario, in città vendee noleggia a richiesta camper nuovi e anche camper usati, ben tenuti e la maggior parte hanno avuto un solo proprietario, che è una garanzia specialmente quando si decide di comprare un camper usato.
Come meta abbiamo scelto la Basilicata, vuoi per Matera Capitale della cultura europea, poi da Benevento non è molto distante, il 1 anno in camper meglio fare strade che in parte si conoscono,
Inizio del viaggio in camper avventure e disavventure

Il lunedi 12 agosto, da Benevento abbiamo imboccato l’autostrada A 16 direzione Melfi, puntiamo il più velocemente possibile a Melfi, dove inizia la nostra esplorazione della Basilicata.
Arriviamo nel tardo pomeriggio a Melfi, il paesaggio è splendido, dolci colline giallo oro ci circondano. Parcheggiamo nel comodo parcheggio posto dietro al Municipio all’ingresso della città. In un attimo siamo nel centro storico, ci perdiamo tra le strette vie e raggiungiamo il castello di Federico 2°. Lo visitiamo solo esternamente in quanto l’interno è utilizzato come sede museale.
La notte la passiamo nei vicini laghi di Monticchio, presso il campeggio Parco Naturale Europa ( 37 € , unica possibilità di sosta). Il campeggio sul lago è in un posto splendido, ma sporco e abbandonato a se stesso, un vero peccato, possibilità di solo carico. La strada Melfi Monticchio è molto tortuosa e stretta a causa della vegetazione aggettante sulla carreggiata, richiede una guida attenta e prudente, il paesaggio collinare del Vulture che si attraversa è magnifico.
Giovedì 15 agosto

Imbocchiamo la SS. 303 Melfi Potenza e poi la meravigliosa super strada Potenza Metaponto ( SS.407) che attraversando le belle Dolomiti Lucane e un paesaggio spettacolare ci porta in breve tempo a Matera.
A Matera non è più possibile sostare nel parcheggio del Castello, le indicazioni per il parcheggio comunale non le abbiamo viste pertanto sostiamo, su indicazione di un gentilissimo materano, lungo una via laterale nel quartiere Lanera, nelle vicinanze del Castello, a 500 mt. dal centro storico.
Pranziamo, ci riposiamo un po’ e poi partiamo alla scoperta di questa città.
Il centro storico è magnifico, piazze e piazzette ben tenute e curate, piene di vita e locali ci accolgono.
Visitiamo i belvedere che ci fanno apprezzare i famosi Sassi patrimonio dell’Unesco.
Con la SS. 175 per Montescaglioso raggiungiamo Metaponto per trascorrere alcuni giorni di relax al mare.
Strada molto bella che attraversa la campagna.
Tentiamo di visitare le famose Tavole Palatine, colonne greche simbolo del Metaponto, ma come altri turisti rimaniamo delusi in quanto il sito archeologico è chiuso senza nessuna spiegazione. Prendiamo la SS. 106 verso Policoro e raggiungiamo la zona delle Idrovore, dove c’è una area naturalistica del W W F.
Non ci fermiamo in quanto il parcheggio è completamente sotto il sole, la giornata è molto calda, e c’è il divieto di sosta per i camper dalle 19,00 alle 7,00, inoltre la zona non ci pare particolarmente curata. Ci dirigiamo quindi a Nuova Siri Marina presso il campeggio Soleado, bel campeggio immerso in un bosco di pini ed eucalipti, fronte mare. (In stagione € 53, bassa stagione € 30).
Le indicazioni per raggiungerlo non sono molto visibili, finita la strada a 4 corsie si imbocca la prima strada a Sx per Rotondella mare.
In zona ci sono ampi parcheggi a servizio spiaggia che al momento non presentano divieti per i camper.
Per sabato e doemnica vita da mare, campeggio, tintarella in spiaggia, nuotate e relax; mare molto bello, spiagge ampie e sabbiose, bella passeggiata lungomare.
Lunedì 19 agosto
Imbocchiamo la SS.653 Sinnica, seguiamo le chiare indicazioni, e raggiungiamo Tursi.
Parcheggio sotto il municipio, si raggiunge tenendo il fiume a dx e superando la deviazione per il centro storico.

Tursi, paese natale del pluricandidato al premio nobel per la letteratura Albino Pierro, merita una visita per il quartiere arroccato sulla sommità del colle detto Rabatana, antico insediamento arabo. Si raggiunge arrampicandosi lungo le strette e ripide viuzze del centro di Tursi.
La Rabatana è quasi totalmente abbandonata, la vista spazia a 360° su tutto il territorio sottostante, c’è la bella chiesa di Santa Maria Maggiore, con uno stupendo presepe scolpito nella pietra; l’opera si trova nei sotterranei della chiesa, ma non è indicata. Se la chiesa fosse chiusa si può suonare alla vicina casa dove vive Suor Celestina, custode della chiesa. Facciamo scorta di viveri e ci spostiamo per il pranzo nella vicina Craco il paese fantasma.
Craco è un paese fantasma, evacuato negli anni 60 per una frana e completamente abbandonato negli anni 80 dopo il terremoto dell’Irpinia. E’ famoso per essere stato set di numerosi film tra gli ultimi The passion con Mel Gibson.
Notevole il panorama che si vede sia salendo al paese che riscendendo, le colline giallo oro della Basilicata si mostrano in tutto il loro splendore.
Carina la visita guida, obbligatoria per motivi di sicurezza ( € 5 a testa gli adulti ), che ci spiega il perchè dell’abbandono, la storia passata e il futuro di questo strano posto abitato solo da capre, che incuranti del pericolo brucano indisturbate tra le macerie ed i resti del paese.
Ci inoltriamo per la Sinnica e puntiamo verso Maratea,, una bella strada ma poco percorsa
Il problema che si pone è dove andare a dormire. Ci viene d’aiuto l’ultimo “Speciale Qui Touring” dedicato alla Basilicata.
A San Severino Lucano, nel parco del Pollino c’è una ruota panoramica particolare, un’opera d’arte di un famoso artista tedesco che dall’alto di un colle ci permetterà di gustare con lentezza “estenuante” il bel panorama. A San Severino Plain Air ci informa dell’esistenza di un’area di sosta e di un campeggio.
Partiamo. Ripendiamo la 653 e poi seguiamo le indicazioni per il Parco nazionale del Pollino. La strada è magnifica, abbandoniamo le colline giallo oro e ci immergiamo nel verde dei boschi
L’area di sosta non esiste, possiamo dormire nel parcheggio del municipio, la zona carico scarico è in disuso, la stessa impiegata dell’APT ci sconsiglia l’utilizzo, il campeggio a Mezzana a 10 Km da San Severino è chiuso, la ruota panoramica posta in cima ad un cocuzzolo, raggiunta attraverso una strada stretta e tortuosa, è rotta a causa del vento.
Mercoledì 21 agosto
Raggiungiamo Pian di Ruggio e il Rifugio A.De Gasperi (1.540 mt) attraverso una bellissima, ma tortuosa e stretta strada con le solite buche e i soliti rami sulla carreggiata. La fatica della guida è compensata dal paesaggio meraviglioso. Boschi di faggeti infiniti, prati amplissimi e la vetta del Pollino a portata di mano.
Ci sistemiamo nel parcheggio del rifugio, calziamo le nostre scarpe da ginnastica e raggiungiamo attraverso un facile sentiero il “Belvedere”. Da qui si possono vedere i famosi pini loricati e la Calabria. Pic nic in una bella radura e poi riscendiamo al rifugio.
A sera facciamo un falò, condiviso con una simpatica coppia di anziani tedeschi muniti di Westfalia, a zonzo per l’Italia. La notte è molto buia (vediamo la via lattea!), le stelle sono magnifiche, il silenzio è impressionante, la temperatura ideale. Notte magica.
Giovedi 22 agosto
Con una ripida strada in discesa, ampia, ma con le solite buche e i soliti rami, raggiungiamo la famosa Salerno Reggio Calabria a Campotenese e ci dirigiamo a Maratea per un periodo di mare.
La Salerno Reggio si presenta caotica, sconnessa, richiede una guida attenta, e logicamente non poteva mancare la coda. Cerchiamo di evitarla uscendo a Lauria e raggiungendo Maratea attraverso strade interne. La strada fino alla superstrada del Noce è molto tortuosa e in discesa, ci mette a dura prova.

Raggiunta Maratea, una serie di divieti di circolazione per manifestazione ci conducono sulla strada che ci porta al Cristo Redentore, simbolo della cittadina, statua posta sulla vetta di un colle da cui si domina tutto il Golfo di Policastro.
Purtroppo il campeggio non accetta il componente peloso del nostro equipaggio fino al 27 agosto, e ci dirotta al Campeggio International di Praia Mare.
Delusi attraversiamo il fiume Noce ed entriamo in Calabria.
Ci sistemiamo al Campeggio International. Campeggio ben organizzato, ma frequentato da stanziali e habituè, disturbato dal passaggio del treno, e da una animazione rumorosa fino a notte fonda.
Spiaggia, raggiungibile attraversando una strada trafficata, sporca e maltenuta.
Non vediamo l’ora di ritornare in Basilicata.
Possibilità di pernottare nei parcheggi a servizio delle spiagge, privi d’ombra.
Mare, relax e baby dance. Peccato che il servizio di linea degli autobus passi per Castrocucco ma non ci torni, così per spostarsi dal campeggio e visitare meglio Maratea, o Villari, o semplicemente per andare a fare un po’ di spesa bisogna spostare il camper, se non si possiede una moto o una bici. Il market del campeggio è sfornitissimo.
Mercoledì 28 agosto
Nel tardo pomeriggio partiamo per Maratea centro. Vogliamo fermarci per comprare qualcosa da mangiare e poi visitare la cittadina con le luci della sera. Parcheggiamo in Piazza Largo del convento, zona mercato il 2° e 4° sabato del mese, non ci sono problemi per il pernotto. Nelle vicinanze c’è un supermarket, il centro storico a 2 passi.
Maratea è molto carina, propone numerose mostre è c’è un discreto via vai di turisti.
Passiamo una piacevolissima serata girando tra vicoli e vicoletti.
Lasciamo la costa e ci rituffiamo nell’interno della Basilicata per rientrare a Benevento.
Passiamo per Venosa è a pochi chilometri, decidiamo di visitarrla, ce ne ahanno sempre parlato bene di Venosa la città d’Orazio lo scrittore delle metamorfosi.
Venosa ci delude. Centro storico congestionato di macchine, l’unica via che attraversa il centro è stretta e aperta al traffico rendendo il passeggio impossibile. La casa di Orazio (o quella che dovrebbe essere la casa di Orazio) naturalmente è chiusa e senza indicazioni degli orari di apertura. Il castello è aperto ma è interessante solo per il museo archeologico che ospita e noi non abbiamo voglia di visitarlo.
Più di 10000 km su strade, tutte asfaltate ma non ben curate, con tanti dossi e anche con buche non proprio piccole ma il nostro MIrage 500 Alaska un camper usato con un pò di km sul contachilometri ha retto molto bene il percorso, che dire un viaggio da rifare per le emozioni che ci ha donato e gli imprevisti che con fatica siamo riusciti a venirne a capo.