Il menu che propongo è legato molto al territorio della Regione Basilicata, a cui appartengo.
La cucina del periodo di Pasqua è molto influenzata da tradizioni simboliche, tipiche di territori dove diversi e tanti popoli, culture e religioni hanno sostato per secoli. Emblematica è la storia della cucina lucana, ancora sconosciuta e ricca di simbolismi legati agli eventi religiosi, alle festività cosmiche e alle tradizioni.
A Pasqua, in Basilicata si usa combinare tre elementi/alimenti che configurano la sacralità della resurrezione, o morte, del corpo di Cristo, dove l’uomo chiede purificazione attraverso l’elemento/alimento madre, il cibo. Il pranzo pasquale è indirizzato dalla unione dei tre alimenti che compongono il sacrificio e la redenzione: l’uovo, simbolo della resurrezione o della morte nella Pasqua, il formaggio, derivato dal latte, simbolo di purezza e di verginità, il verde colore dei vegetali, che Madre Terra nel periodo pasquale ci offre, quali asparagi, cardi, piselli, finocchietto o altri tipi di vegetale.
ANTIPASTO
Piatto tipico: torta rustica ripiena di uova sode salsiccia, toma e salumi.
Rivisitazione: torre di fette di pane all’uovo, intervallato da fette di soppressate, toma, salsiccia, albume di uova bollite con, a pioggia da sopra a condire, il tuorlo d’uovo sbriciolato, un filo di extravergine.
PRIMO PIATTO
Piatto tipico: Raviolo ripieno di ricotta, cannella, zucchero, limone.
Rivisitazione: Foglie di olive verdi con ricotta, cannella, buccia di limone grattugiata, mosto cotto.
SECONDO PIATTO
Piatto tipico: agnello con asparagi cacio e uova.
Rivisitazione: mezza manteca incavata e ripiena di tocchi agnello saltato in padella, condito con uova e toma , sormontato da un asparago al burro, quindi passato al forno caldo per circa 1 minuto.
DOLCE
(“ricotta e miele mangerà fin quando saprà rifiutare il male e scegliere il bene” – Isaia 7,15)
Ricotta sciolta in padella con olio extravergine di oliva, condita con semi di sesamo, mandorle e miele di castagno