“Con la Dia in Basilicata la terra lucana potrà dotarsi di un fondamentale presidio di legalità e di sicurezza a tutela della collettività e del sano tessuto imprenditoriale”. Lo afferma il capogruppo in Consiglio regionale di FdI, Tommaso Coviello, sottolineando che: “Questo delicato momento storico richiede grande attenzione e un costante monitoraggio. Con il Pnrr e il relativo flusso di denaro e i numerosi cantieri in procinto di essere avviati, le organizzazioni criminali, come dichiarato a più riprese dal procuratore Gratteri: ‘Stanno ragionando su come appropriarsi di parte dei fondi e come potersi sedere al tavolo apparecchiato’. Pertanto, in questo scenario la Basilicata, storicamente afflitta dalle contaminazioni dei territori vicini e come emerso dalle più recenti inchieste da clan autoctoni, violenti e bene organizzati in determinate zone di entrambe le province, potrà contare, da oggi, su una struttura altamente formata sul reato associativo e in stretto contatto con le agenzie investigative europee per i fenomeni transnazionali”.
Per Coviello: “Certamente l’esigenza di istituire una sezione della Dia a Potenza parte da lontano ma è doveroso un ringraziamento al procuratore Curcio per lo sforzo profuso e per aver fatto proprio il bisogno di sempre maggior legalità, colmando sino ad oggi, con un intenso e attento lavoro, una carenza di uomini, mezzi e strumenti per complesse indagini e operazioni”.
“Oggi – conclude l’esponente di FdI – per la Basilicata è un giorno storico, arricchito da un lieto ‘compleanno’: la Dia festeggia quest’anno trent’anni di attività sul territorio nazionale, trent’anni di storia e di passione delle donne e degli uomini della Dia nell’azione di lotta alle mafie”.