L’innalzamento vertiginoso del prezzo dell’energia, che sta facendo registrare un trend in salita da oltre un anno e che negli ultimi mesi è accelerato ulteriormente a seguito dello scoppio della Guerra in Ucraina dovuta all’invasione dell’esercito russo, con le conseguenti sanzioni che hanno portato a un ennesimo aumento del costo delle materie prime, su tutti quello del gas, sta mettendo in crisi ogni settore industriale, privato e pubblico, lasciando nell’incertezza anche milioni di italiani alle prese con bollette sempre più onerose.
In questo contesto, assume quindi un’importanza ancora più centrale quella transizione energetica, invocata ormai da molto tempo, che nell’ultimo periodo ha trovato un’adesione a livello globale, con i Governi che hanno impostato le proprie strategie nel medio e lungo periodo basandole sulla sostenibilità e sulla Green Economy, con il duplice obiettivo da una parte di rendersi finalmente indipendenti dalle fonti fossili, e dai suoi esportatori, e dall’altra di ridurre le emissioni nocive per migliorare la salute del Pianeta e dei suoi abitanti di oggi e soprattutto di domani.
Un settore che malgrado tutto sta vivendo la sua massima espansione, anche in Italia, con la nascita e la crescita di progetti, in particolare quelli relativi alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica, divenendo terreno fertile per investire, aderendo alle più moderne metodologie di allocazione di capitali, prima tra tutti il crowdfunding.
La crescita del Crowdfunding in Italia
Il crowdfunding rappresenta oggi una delle forme di investimento più diffuse in Italia e all’estero, con percentuali di crescita che anche quest’anno hanno visto questo metodo diffondersi ancor di più, coinvolgendo ogni settore con trend positivi che hanno fatto registrare percentuali mai raggiunte in precedenza. Non a caso, anche nei due terribili anni caratterizzati dalla pandemia da Covid19 e la conseguente crisi economica, il crowdfunding non ha risentito di ripercussioni negative, e nel biennio 2020-21 ha evidenziato un +75% di raccolta di capitali in Italia, in particolare per quel che riguarda il lending, vale a dire il sistema in cui l’investitore si rende disponibile a finanziare progetti o idee, a fronte di un interesse stabilito a priori, senza entrare con quote societarie, come invece avviene nell’Equity crowdfunding.
Le ragioni di questo successo sono riconducibili ai benefici che ne conseguono sia dal lato dell’imprenditore che da quello del risparmiatore che intende investire. Da una parte, il responsabile del progetto riesce a ottenere in breve tempo i capitali necessari al suo progetto, senza gli iter lunghi e contorti delle banche o degli istituti di credito, dall’altra l’investitore ha un maggior controllo dei suoi capitali, con la garanzia che ogni proposta alla quale ha aderito ha passato il vaglio di una accurata analisi del proponente, alla quale si aggiunge la possibilità di ottenere rendimenti ben superiori rispetto alle classiche metodologie di investimento.
Energia e crowdfunding: un binomio vincente
Alla luce di quanto detto, il settore energetico coniugato con lo strumento del crowdfunding si configura come una delle migliori opportunità per guadagnare investendo nella sostenibilità e nella Green Economy. Quest’ultima, infatti, insieme al settore immobiliare, è il comparto che maggiormente sta beneficiando della raccolta dal basso, finanziando progetti che trovano fondamento nella transizione energetica, nell’efficientamento degli immobili e, in generale, nella diffusione delle energie rinnovabili, con la creazione di nuovi impianti, soprattutto quelli che sfruttano la tecnologia fotovoltaica ed eolica.
Per poter investire in progetti green è possibile iscriversi alle piattaforme di crowdfunding energetico, scegliendo tra le proposte presentante che, come accennato in precedenza, hanno dovuto superare una rigida verifica per quel che riguarda la sostenibilità tecnico-finanziaria e lo storico del proponente. Ma non solo: essendo i progetti di Green Economy decorrelati dai mercati finanziari, il profilo di rischio è molto basso, non dovendo sottostare alla continua aleatorietà degli indici, a fronte di rendimenti le cui percentuali sono ampiamente maggiori rispetto agli altri investimenti classici definiti “sicuri”, come i depositi bancari.
Infine l’aspetto etico, ormai determinante. Chi decide di affacciarsi nel mondo del crowdfunding energetico avrà la certezza di investire in progetti 100% green con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente circostante, favorendo la riduzione delle emissioni nocive, in un contesto in cui la finanza e la sostenibilità possono svilupparsi in armonia, senza che l’una ostacoli l’altra, come poteva essere rilevato nel recente passato.