In Italia, sparsi dal nord al sud, ci sono tanti siti che rientrano nell’elenco Unesco in quanto ritenuti patrimonio dell’Umanità e per questo maggiormente degni di protezione. Per la precisione il nostro è il paese con il più alto tasso di siti di questo genere, 59 per la precisione, davanti a Cina e Germania.
Scorrendo il ricco elenco si trova un po’ di tutto, dalle incisioni rupestri della Val Camonica fino all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, opera custodita presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano. L’elenco potrebbe poi continuare con i sassi di Matera, Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, la Valle dei Templi, la Val d’Orcia, Venezia a la sua laguna, il centro storico di Roma, i Trulli pugliesi per restare all’interno della nostra regione.
Un elenco ricco e nutrito che ha visto le ultime due new entry in ordine temporale: gli affreschi del Trecento di Padova e Montecatini Terme, il cui ingresso ha portato il numero dei sii italiani Unesco a 59. C’è un po’ di tutto, anche siti meno noti e non soltanto luoghi famosi in tutto il mondo.
Siti noti e meno noti
Se il centro storico di Roma o quello di Firenze così come la città di Venezia sono abbastanza prevedibili come inserimento in un elenco di questo genere, ben altra cosa è il discorso relativo a destinazioni più di nicchia. Per restare vicino alla Capitale c’è Tivoli che fa il pieno di siti: Villa Adriana, dimora storica dell’Imperatore, e Villa d’ste, forse il luogo più famoso nella cittadina alle porte di Roma e che ogni anno attira tantissimi turisti da tutte le parti del mondo in quanto uno dei siti con la maggiore richieste di visite guidate (qui info per prezzi e orari visite a Villa d’Este).
Ci sono poi i Trulli della regione Puglia, un’eccellenza del nostro territorio ed una particolarità che ha contribuito a rendere la regione nota in tutto il mondo: si tratta di piccole abitazioni realizzate in pietra calcarea dal tipico colore bianco e a forma conica. Un esempio di edilizia in pietra che risale alla preistoria e che ancora oggi trova terreno fertile in Puglia.
Scorrendo tra altri luoghi meno noti si può citare la Basilicata che non ha solo Matera: ci sono le Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa all’interno del Parco nazionale del Pollino, altra location ad essere inclusa nei siti Unesco. E poi le Isole Eolie in Sicilia, il cento storico di Urbino nelle Marche e quello di Pienza in Toscana, i Monumenti paleocristiani di Ravenna, la Zona archeologica e basilica patriarcale di Aquileia in Friuli Venezia Giulia, l’Orto botanico di Padova e tanti altri.
Numerosi siti sparsi equamente dal nord al sud dello stivale e che contribuiscono a rendere il nostro paese una meta estremamente ambita a livello turistico, piena di eccellenze e di luoghi di massimo interesse.