Convicinio di Sant’ Antonio
Nella zona del Sasso Caveoso l’antico convicinio di Sant’Antonio sorge incastonato nella parete di roccia esposta a sud, al cui ingresso si incunea una stradina che sale verso la parte alta dei Sassi, ricongiungendosi in seguito al rione Casalnuovo.
Il complesso grottale si può dividere in 4 parti:
- Tempe Cadute
- Sant’ Eligio
- San Donato
- Sant’ Antonio
Tempe Cadute
La chiesetta si persenta suddivisa in due cripte divise da un pilastro centrale.
Le volte sono a forma di tenda con le arcate che si intersecano nella parte centrale.
Si può notare nella parte superiore delle absidi una croce greca in rilievo.
Il nome tempe cadute deriva probabilmente dal fatto che questa zona fosse soggetta a continue cadute di massi, denominati in gergo popolare tempe.
Sant’ Eligio

Degli ornamenti e degli affreschi della vecchia cripta rupestre non resta quasi più nulla.
Il presbiterio è preceduto da un spazio centrale e conserva nella parte posteriore tre piccole nicchie separate da tre archi.
Nelle absidi possiamo oggi notare una croce in alto e i resti di immagini decorate a fresco che un tempo adornavano le pareti.
Chiesa di San Donato

La chiesa di San Donato si presenta con una forma rettangolare.
Scorgiamo due pilastri che separano gli spazi e dividono con le volte la cripta in 3 zone: il vestibolo, l’aula, e il presbiterio.
La volta centrale conserva una croce equilatera in rilievo con i bracci che terminano a tre punte ognuno.
Tale croce diverrà in seguito lo stemma del Circolo culturale la Scaletta di Matera.
La volta presbiteriale sinistra è a crociera.
Gli affreschi custoditi all’interno della complesso monastico sono ancora in buono stato.
Si riconosco i volti di San Donato, Santa Dorotea e San Leonardo.
Disegnate sulla parete dell’abside due scene risalenti al ‘600: un vescovo che mentre è a cavallo trafigge un drago, e un santo che compie un miracolo in presenza dei devoti.
Cripta di Sant’ Antonio
Dedica il nome all’intero all’insediamento religioso la Cripta di Sant’ Antonio.
La Chiesa a pianta rettangolare è suddivisa da quattro pilastri in tre navate.
Nella navata centrale e in quella di destra possiamo ammirare il soffitto abbellito da una nervatura singolare.
L’abside posta alla fine della navata centrale presenta una modifica apportata in tempi non remoti, per realizzare una palmento per la pigiatura dell’uva.
Il presbiterio principale presenta una volta a crociera, mentre nei presbiteri ai lati possiamo notare una serie di croci a griglia scavate nella roccia.
Le immagini a fresco riproducono San Sebastiano databile al XVIII secolo, e Sant’ Antonio del XV secolo circa.
All’uscita del Convicinio di Sant’ Antonio si può proseguire in salita verso il rione Casalnuovo e scorgere il panorama di fronte della Murgia a sud dei Sassi.
Nelle vicinanze si trova un’altra delle cripte più interessanti di tutto il patrimonio rupestre materano: La Chiesa di Santa Barbara.