Le criptovalute si stanno imponendo come un fenomeno di massa impossibile da ignorare; non solo per esperti del settore ma anche per investitori alla ricerca di asset alternativi su cui puntare i propri soldi. Magari aziende desiderose di trovare sbocchi alternativi per la grande mole di liquidità di cui dispongono in questo momento, come è accaduto di recente per Tesla.
Naturalmente è necessario capire quale possa essere il modo migliore per investire sul denaro digitale con fondate speranza di veder adeguatamente remunerato il rischio corso. Non solo analizzando la situazione, ma anche cercando di capire la modalità più idonea per farlo.
Cosa sta accadendo
Lo spazio crittografico è caratterizzato in questo momento dal vero e proprio boom di Bitcoin ed Ethereum. Un trend che era del resto in atto ormai da tempo, ma che è diventato particolarmente evidente nel corso degli ultimi giorni, testimoniato dai nuovi record storici fatti segnare dalle due divise virtuali. Naturalmente a calamitare l’attenzione è ancora una volta il Bitcoin, che ha sfondato quota 63mila dollari e sembra ormai sul punto di dare inizio all’ennesima corsa senza freni.
Anche Ethereum, però, sta facendo discutere molto di sé, soprattutto in relazione all’aggiornamento Berlin. Grazie al quale dovrebbero essere abbattuti i costi di transazioni esplosi nel corso delle ultime settimane. Se ciò accadesse, anche per la creazione di Vitalik Buterin potrebbero aprirsi nuovi orizzonti.
L’acquisto diretto di criptovalute
In questo quadro, sono molti coloro che stanno in queste ore concentrando i propri sforzi sull’acquisto di Bitcoin ed Ethereum. Ma anche altri progetti stanno salendo in maniera vistosa. A partire da Dogecoin, Cardano e Solana, ma non solo.
L’acquisto di token altamente volatili è molto rischioso ed andrebbe effettuato avendo cura di valutare vantaggi e svantaggi, oltre alle prospettive nel breve e medio periodo. Se attualmente acquistare Ethereum sembra premiare gli investitori, restano i dubbi sull’effettiva capacità della sua blockchain di resistere all’assalto di Cardano.
Eccezioni di questo genere possono essere fatte sull’intero settore, anche in considerazione del possibile mutamento di atteggiamento da parte dei governi nei confronti del settore crypto. Un timore che continua ad esempio ad aleggiare intorno a Bitcoin, che secondo alcuni potrebbe finire nel mirino del governo statunitense.
Criptovalute e trading online
Anche le piattaforme di trading online hanno aperto ormai da tempo alle criptovalute. In particolare si parla di broker per il trading di Bitcoin che offrono i CFD (Contract for Difference), ovvero i derivati che vanno a replicare il prezzo di un sottostante. Una modalità di trading semplificato, che non obbliga ad aprire di un wallet per la conservazione del proprio tesoretto e consente di guadagnare non soltanto nel caso di un apprezzamento del token, ma anche in caso di suo ribasso. In questo caso il consiglio è di scegliere un broker in grado di offrire il massimo di sicurezza e affidabilità, oltre a condizioni effettivamente convenienti.