“Le paturnie del sig. Rosa ex assessore non eletto, senza alcun rispetto verso le istituzioni così come messo in evidenza dal collega Leggieri, mi inducono a ribadire quello che penso senza nessuna offesa personale: Giorgio è Giorgio Almirante, Giorgia è un’altra cosa”. Così il consigliere regionale Vincenzo Baldassarre che aggiunge: “E mi duole leggere ancora una volta gli attacchi personali dell’ex assessore non eletto signor Gianni Rosa, che dimostra tutto il suo livore, il suo rancore, probabilmente animato dal sol fatto di non occupare più una poltrona del governo regionale”.
“Così dopo gli attacchi ricevuti dal sottoscritto subito dopo la mia nomina da Assessore – prosegue l’esponente politico -, mi ritrovo a leggere le sue farneticazioni a seguito del mio intervento in aula dove ho spiegato i motivi delle mie dimissioni e, a differenza sua, del mio incondizionato sostegno al presidente Bardi e al nuovo esecutivo regionale, dove prendono posto due eccellenti esponenti di Fratelli d’Italia. Vorrei mettere al corrente il sig. Gianni Rosa, che a differenza sua, le mie erano solo ed esclusivamente valutazioni di ordine politico, rispetto a due personalità, quelle di Giorgia Meloni e Giorgio Almirante, che credo non possano essere accostate, per quella che è stata la mia esperienza politica all’interno di Fratelli d’Italia, nulla di personale! Solo delusione politica.
Per quanto attiene alle vicende di ordine squisitamente regionale, io credo nella autodeterminazione e nell’indipendenza della classe dirigente locale e territoriale dei partiti, senza che i dirigenti nazionali possano intercedere in decisioni democraticamente assunte, magari perché qualcuno, come è uso, costume e consuetudine del sig. Gianni Rosa, trova sempre il padrino politico di turno che gli concede la benedizione per la sua indisturbata permanenza in ruoli istituzionali, consentendogli di scambiare la politica per una professione ben retribuita.
Per parlare di coerenza e lealtà, vorrei ricordare sempre al sig. Rosa, che non più tardi di qualche mese fa, ha trascinato il partito di Fratelli d’Italia in un’alleanza mortale con il Pd nelle elezioni amministrative del comune di Avigliano, schierandosi contro tutti gli alleati del centrodestra, creando imbarazzo e forti tensioni all’interno della coalizione che governa la regione, mettendone a rischio gli equilibri e la coesione. In ultimo, sempre per rinfrescare la memoria e rendere onore alla verità, se il sottoscritto ha legittimamente reclamato un posto nel governo regionale, essendo stato eletto dai lucani a differenza dell’ex assessore, lo ha fatto sempre senza mai chiedere che fosse defenestrato il signor Rosa per prenderne il suo posto e gli accordi nazionali tra i partiti, a cui fa riferimento l’ex assessore, stabilivano il numero, non i nomi degli assessori”.
“In questa regione, in questo governo, l’unico che ha davvero compromesso la stabilità del suo partito a cui dice di essere fedelmente legato, dell’intera coalizione e della prosecuzione della legislatura, è l’ex assessore non eletto signor Gianni Rosa, che ha tentato di battere ogni strada percorribile pur di restare attaccato alla poltrona con ogni mezzo possibile. La storia delle persone non si qualifica con una tessera di partito, egregio sig. Rosa, ma si certifica con gli atti e la condotta di tutta una vita: civile, professionale e politica. Nella vita ci vuole stile, anche quando si perde.
In ultimo da cittadino, prima che da politico e uomo delle istituzioni – conclude Baldassarre -, mi chiedo, oltre alle firme dell’on. Caiata, dei colleghi consiglieri regionali Coviello e Leone, del coordinatore regionale Piergiorgio Quarto, i comunicati a che titolo riportano anche la firma del Dr. Rosa, essendo un semplice tesserato?”